Ancora un impatto tra un cinghiale e un’automobile sulla Statale “Trignina” che per puro caso non ha avuto conseguenze più gravi. È successo nel tardo pomeriggio di ieri in territorio di San Salvo a poca distanza dallo svincolo per la città. Erano le 18.30 circa quando una donna di Lentella stava tornando a casa – in direzione Isernia, quindi – con un’amica a bordo della propria Mercedes Classe B.
“Il cinghiale – racconta la donna a zonalocale.it – è sbucato dal lato sinistro, non era molto grande, è stato impossibile schivarlo, ma fortunatamente dopo l’impatto sono riuscita a evitare il peggio: avevo auto che mi seguivano e altre dal lato opposto. Poi, ho accostato alle uscite più avanti dove si è fermato anche un altro automobilista che mi ha tranquilizzata e con il quale ho controllato l’entità del danno”. L’animale, per quanto è riuscita a vedere la donna in quei momenti concitati, è fuggito ferito tra i campi.
La donna pone l’accento sull’assenza di sicurezza su una strada già pericolosa per altri motivi. “A me è andata bene – dice – ma non è possibile rischiare di perdere la vita per un cinghiale che attraversa su una strada così trafficata e a scorrimento veloce. Dove sono le autorità che devono controllare? Chi ripagherà i danni subiti?”.
[ant_dx]Sebbene il problema non faccia distinzione ormai tra Provinciali, Statali, costa ed entroterra, l’attraversamento degli ungulati sulla SS 650 – Trignina rappresenta un fattore di rischio elevatissimo a causa della mole di traffico presente e della velocità sostenuta delle auto.
Gli episodi su questa Statale ormai sono all’ordine del giorno, impossibile elencarli tutti, in passato non sono mancati i feriti. Nella notte dell’8 maggio 2016, un cinghiale provocò un incidente che coinvolse quattro automobili [LEGGI]. Il 15 aprile 2017 fu evitato di un soffio il dramma in territorio di Lentella, diverse auto presero un ungulato che attraversava, una di loro per evitarlo finì nel fossato dello svincolo; il giovane alla guida rimase ferito [LEGGI]. Il 19 gennaio scorso, infine, un cervo da oltre un quintale di peso sfondò il parabrezza di un’automobile in territorio di Tufillo rimanendo ucciso [LEGGI]. Probabilmente già da tempo si sarebbe dovuto pensare a un sistema di protezione della strada che eviti l’attraversamento di animali selvatici.