Il tempo stringe, ma il rebus del centrodestra non è ancora risolto. Non tanto (o non solo) quello del candidato governatore dell’Abruzzo, che sarà Marco Marsilio, senatore di origini abruzzesi eletto il 4 marzo scorso a Palazzo Madama come capolista nella circoscrizione Lazio. Ma anche e soprattutto per la spaccatura che si è già ufficialmente consumata con Di Stefano e i malumori che serpeggiano in Forza Italia, che avrebbe voluto esprimere l’aspirante presidente.
A ciò si aggiunge una defezione pesante nella Lega, che a Vasto perde il consigliere comunale Francesco Prospero, figlio di Antonio, sindaco di Vasto dal 1980 al 1993 e poi assessore regionale con un non indifferente bottino di voti. Incognite che, a seconda dei casi, possono incidere sul voto complessivo e su quello della parte meridionale dell’Abruzzo.
CENTRODESTRA DIVISO – La spaccatura nel centrodestra l’ha sancita Fabrizio Di Stefano. L’ex deputato, non ricandidato da Forza Italia, ha già lanciato la sua campagna elettorale a capo di una coalizione di liste civiche. La sua immagine stilizzata su sfondo blu già campeggia sui manifesti giganti, sei metri per tre, affissi in tanti comuni abruzzesi.
Ma, al di là della scissione di Di Stefano, nella coalizione c’è chi non ha digerito la scelta imposta da Roma: nella spartizione delle bandierine, è toccato a Fratelli d’Italia il candidato presidente della Regione. I vertici abruzzesi di Forza Italia non hanno gradito il boccone amaro e sono andati a cena da Silvio Berlusconi a Palazzo Grazioli per chiedere al Cavaliere di rimettere in discussione l’accordo nazionale e pretendere per Forza Italia il ruolo di leader dell’alleanza in Abruzzo.
Un tentativo che non ha sortito gli effetti sperati dagli azzurri, visto che il coordinatore regionale di Fratelli d’Italia, Etelwardo Sigismondi, è convinto che i giochi siano ormai chiusi a favore del partito di Giorgia Meloni: “La scelta – dice Sigismondi a Zonalocale – è stata compiuta sul tavolo romano in base alla terna di nomi scelti da Fratelli d’Italia: Marsilio, Morra e Foschi. Venerdì a Roma si è riunito il tavolo nazionale del centrodestra, che ha espresso la preferenza per Marsilio. Di conseguenza, siamo fiduciosi e aspettiamo l’ufficializzazione. Forza Italia? Ho rapporti costanti con il coordinatore regionale, Nazario Pagano. FI non ha mai fatto mistero di voler esprimere il candidato presidente, ma i forzisti sono consapevoli del fatto che l’accordo nazionale è in fase avanzata. Non vedo difficoltà per Forza Italia nello stare nella coalizione di centrodestra”.
PROSPERO VERSO LA CANDIDATURA CON UNA CIVICA – Nei giorni scorsi, Francesco Prospero ha lasciato la Lega a poco meno di otto mesi dall’assemblea del Palace Hotel di Vasto Marina. Poche righe, dopo sette mesi di attività insieme agli iscritti della Lega di Vasto, per comunicare il ritiro della mia adesione. Nonostante ritenga di aver svolto un buon lavoro, anche grazie al sostegno di chi ci ha creduto fin dalla prima ora, non mi sento più di farne parte per importanti contraddizioni politiche via via emerse e mai affrontate e risolte. Tutto questo, per me abituato a vivere e a pensare la politica come partecipazione, confronto, condivisone e sforzo comune per risolvere gli urgenti problemi dei cittadini di Vasto e del Vastese, mi impedisce di proseguire in un cammino in cui avevo creduto”. Non spiega, almeno per ora, quali siano le “contraddizioni politiche mai affrontate”.
Il coordinatore locale del Carroccio, Michele Lacanale, evita polemiche: “E’ una scelta di cui abbiamo parlato, anche in virtù dell’amicizia che ci lega da tempo. Francesco ha deciso di intraprendere un altro percorso. Per noi, è stato un valore aggiunto, ci ha sempre dato una mano in questi mesi. Avremmo preferito averlo con noi”. Per Prospero, non è esclusa la candidatura alle regionali con una lista civica di centrodestra.