Si sono svolti stamani i primi interrogatori degli arrestati nell’ambito dell’operazione Evelin, l’indagine su un presunto traffico internazionale di stupefacenti provenienti da Albania, Paesi Bassi e Slovenia.
Interrogati per rogatoria gli indagati che si trovano nei penitenziari di Chieti e Lanciano. Si sono avvalsi della facoltà di non rispondere Denis Bimi, Basmir Sylia e Berardino D’Onofrio, il primo difeso dagli avvocati Antonino Cerella e Marisa Berarducci, il secondo dallo stesso Cerella, il terzo dall’avvocato Alessio Mucci. Analoga la linea difensiva adottata dall’avvocato Fiorenzo Cieri per Bruno Aliu: “Abbiamo deciso – spiega il legale – di avvalerci della facoltà di non rispondere, riservandoci di ricorrere al Tribunale del riesame per chiedere la revoca della misura restrittiva in quanto il mio assistito si professa estraneo sia al reato associativo che all’accusa di narcotraffico”.
Elvin Tafili, invece, ha risposto alle domande del gip: “Ha chiarito la sua posizione”, dichiara Berarducci.
Gli interrogatori proseguiranno domani, quando verranno ascoltati gli indagati sottoposti a custodia cautelare nel carcere di Vasto, e dopodomani con coloro che si trovano ai domiciliari.
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