“Le indagini proseguono sempre“. Le forze dell’ordine, dopo aver messo a segno l’operazione Evelin – LEGGI – non intendono abbassare la guardia sul Vastese. Negli ultimi mesi sono state diverse le attività che hanno portato ad arresti e allo stop di traffici illeciti sul territorio. “Smantellare il livello superiore del traffico di droga significa non rifornire il piccolo spaccio, collegato alla piccola criminallità e questo permette ai cittadini di vivere più tranquillamente“, ha spiegato il colonnello dei carabinieri Florimondo Forleo. Per l’ufficiale dei carabinieri, quella che aveva messo radici a San Salvo era “un’organizzazione che stava per avere le caratteristiche di una vera e propria organizzazione mafiosa. L’abbiamo stroncata prima che divenisse la prima organizzazione mafiosa autoctona in Abruzzo“.
Ma l’attività delle forze dell’ordine andrà avanti. “Le indagini proseguono sempre” commenta Forleo che ha rivelato come, nel corso dell’attività, tra tutti gli uomini delle forze in campo l’unione di intenti era racchiusa nell’hashtag #iosonodisansalvo. Ed ecco, che per dare un segnale ai cittadini, ne lancia un altro. “Oggi lanciamo l’hashtag #nonceneandiamo. Un’attività non termina mai, bisogna mantenere sempre la pressione. Se noi non manteniamo la pressione possiamo pensare che, nel giro di qualche anno, ci possa essere qualche altra organizzazione. Ecco perchè la pressione non deve finire mai. Continueremo le nostre attività, analizzeremo tutte le attività criminali del territorio. Sicuramente terremo tutta la criminalità della zona sotto pressione“.
[ads_dx]Il comandante provinciale dei carabinieri ha voluto dare merito anche al prefetto Antonio Corona, in procinto di lasciare Chieti, per il supporto ricevuto. “Ci sono state spesso polemiche ma noi stavamo operando”. E poi aggiunge: “La qualità delle forze di polizia nel Vastese è di elevatissimo livello, questa operazione ne è la dimostrazione. Attività di questo tipo comportano tempo. Non possiamo permetterci di intervenire quando abbiamo già alcuni elementi, noi vogliamo arrivare non all’arresto ma alla condanna. La condanna elimina il problema”.
L’attivtà investigativa proseguirà anche sull’attività economica dell’organizzazione. “Stiamo svolgendo anche delle indagini di natura patrimoniale“, spiega il colonnello della guardia di finanza Serafino Fiore. “Le persone coinvolte utilizzavano esercizi commerciali per l’impiego dei proventi dello spaccio e siamo alla ricerca di proventi illeciti che speriamo di poter sottoporre presto all’attenzione della direzione distrettuale antimafia per le necessarie misure di sequestro”.
Dalle prime risultanze delle indagini il flusso del denaro era inverso a quello della droga – proveniente da Olanda, Slovenia e Albania- . “Abbiamo rilevato è che la maggior parte dei proventi facevano rientro in Albania – sottolinea Fiore – . Non voglio sottacere che abbiamo in corso un’attività di carattere internazionale perchè, se possibile, vogliamo andarli a colpire nel loro paese d’origine”.
L’operazione di ieri chiude il cerchio su una serie di episodi avvenuti negli ultimi due anni. “Sono affascinato dall’area di Vasto e San Salvo, una delle porzioni d’Abruzzo più belle. Ma mi rendo conto che quel quadrante meridionale da sempre rappresenta un crocevia per tantissimi traffici illeciti – commenta il comandante provinciale delle fiamme gialle -. Noi forze di polizia abbiamo posto sotto una speciale lente di ingrandimento quell’area. Credo che questa sia una risposta veramente importante che vogliamo soprattutto dare alla cittadinanza e agli amministratori locali che spesso ci hanno chiesto un maggior impegno in questo senso“.