“Le menzogne si scoprono rapidamente, hanno le gambe corte e non posso andare lontano”. Così Francesco Prospero, consigliere comunale della Lega, commenta la notizia della delibera regionale che non prevede l’ospedale di Vasto tra le sedi delle sale emodinamiche, strutture necessarie a salvare la vita alle persone colpite da infarto. “Dopo l’approvazione di provvedimenti a scopo meramente propagandistico, come il maxi e inattuabile piano per investimenti di circa 300 milioni di euro per la ristrutturazione e la realizzazione di nuovi ospedali e la delibera numero 801 del 2018 che era stata spacciata, dai maghi della comunicazione del Pd, come prossima realizzazione di un laboratorio di radiologia interventistica presso il nosocomio di Vasto, Paolucci e compagni gettano definitivamente la maschera e, con l’approvazione della delibera numero 824 del 2018, ammettono che l’emodinamica al San Pio non ci sarà con buona pace di tutto il Vastese che si vedrà costretto, in caso di emergenza, a recarsi nei centri di Chieti e Pescara situati, per alcuni paesi del nostro comprensorio, anche a più di un’ora e mezza di macchina, con tutte le conseguenze che ciò comporta per i pazienti. Per noi vastesi, pertanto, 5 anni di amministrazione regionale di centrosinistra hanno determinato, soltanto, chiusura di reparti, perdita di servizi e, in generale, il ridimensionamento clinico-assistenziale del nostro nosocomio”.
Pesante anche il commento del consigliere comunale di Vasto 2016, Davide D’Alessandro: “Vasto non vedrà mai l’emodinamica’. La profezia dell’ex ministro Gaspari è datata aprile 2005. Eravamo nella sua casa romana. Dopo di lui, tante promesse, tante cialtronate, tante prese in giro per i cittadini di Vasto e del Vastese. Dai quali, a breve, si pretenderanno i voti per le elezioni regionali. Totò saprebbe come rispondere: con un sonoro pernacchio”.
Nel pomeriggio, un nuovo comunicato dello stesso D’Alessandro e degli altri quattro consiglieri comunali di centrodestra e lista civica Il nuovo Faro, Vincenzo Suriani, Guido Giangiacomo, Alessandro d’Elisa, Edmondo Laudazi: “Dopo mesi di propaganda, di aperture a 8/10, di improbabili accordi di confine, arriva la conferma della notizia che tutti i vastesi già da tempo avevano intuito. I documenti della Regione parlano chiaro: a Vasto non si farà la sala emodinamica. I vastesi, e gli abitanti del territorio, presi in giro per anni da D’Alfonso, Paolucci e Menna, assistono arrabbiati all’ultimo sfottò della sinistra in fuga. Dopo D’Alfonso, fuggito a Roma nel listino proporzionale, anche Paolucci si appresta a migrare a L’Aquila come consigliere di minoranza. A noi resta il sindaco che ha permesso questo sfascio, mero esecutore di volontà altrui, che in due anni e mezzo di mandato ha inanellato solo sonore sconfitte in materia di sanità”.