“Questa mattina, presso il Tar di Pescara, gli avvocati Arnaldo Tascione e Davide Pellegrino hanno presentato il ricorso, a firma del maestro Mihai Ungureanu, contro la nomina di Raffaele Bellafronte a direttore artistico dell’istituendo Polo culturale Città del Vasto che dovrebbe accorpare scuola civica musicale e teatro Rossetti”. Lo annuncia Ivo Menna, referente dell’associazione Il Cineocchio e del movimento politico La Nuova Terra.
“Abbiamo notificato – spiega Tascione – il ricorso per conto del maestro Ungureanu, chiedendo la sospensiva del provvedimento con cui è stato affidato l’incarico di direttore artistico. A breve il Tribunale amministrativo regionale dovrà pronunciarsi sulla nostra richiesta di sospendere l’efficacia esecutiva dell’atto”.
L’azione legale era stata preannunciata da Ivo Menna, secondo cui la commissione esaminatrice non avrebbe valutato con la dovuta attenzione il curriculum di Ungureanu: “Ho commissionato – annuncia il responsabile de La nuova Terra – un parere alla professoressa Angela Arcidiacono”, docente dell’Istituto superiore di studi musicali Vincenzo Bellini di Catania, “concludendo che il curriculum del maestro Ungureanu, che è stato per 12 anni sovrintendente dell’Orchestra filarmonica di Craiova ed è un pianista di fama internazionale, non è stato valutato con la dovuta attenzione, attribuendogli un punteggio che la professoressa ha definito ‘irrisorio’ e, di conseguenza, escludendolo dall’orale. Le responsabilità sono della segretaria comunale, Angela Erspamer, e del sindaco, Francesco Menna, che avrebbe dovuto, a seguito delle polemiche decennali sui costi del Teatro e della Scuola civica musicale, revocare il doppio incarico alla stessa persona, il compositore Raffaele Bellafronte, per i costi che questo doppio incarico ha comportato dal 2007 per le casse comunali. Non dimentichiamo che, dal 2011 al 2014, il maestro Bellafronte ha noleggiato gli strumenti utilizzati dal Teatro Rossetti per la cifra di circa 24mila euro l’anno. Con 24mila euro l’anno, si sarebbero potute tappare le buche di cui sono piene le strade urbane. A questo vanno sommati i costi aggiuntivi una tantum per i concerti di Capodanno. La responsabilità di questo spreco di soldi – sostiene Ivo Menna – è del Pd e dell’ex sindaco Luciano Lapenna, perché nel 2014, quando Bellafronte fu inizialmente escluso dal concorso e vinse il ricorso al Tar, Lapenna non fece ricorso al Consiglio di Stato, non tutelando il Comune. Lapenna, inoltre, fece approvare una delibera, tuttora in vigore, che impone ad ogni associazione che chieda l’utilizzo del Teatro Rossetti, di pagare mille euro per l’affitto di una singola serata. Un provvedimento ad escludendum, ai danni delle associazioni che producono eventi musicali. Il sindaco revochi immediatamente quella delibera. Inoltre – conclude Ivo Menna – chiedo alla magistratura di fare piena luce sulle gestione del Teatro Rossetti e sulle cifre utilizzate i concerti e per il noleggio degli strumenti”.
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