“Siamo in presenza di un quadro economico e sociale che si inserisce nel più ampio fenomeno della decrescita industriale delle nostre zone o, come si dice, di deindustrializzazione”.
Ivo Menna, storico ambientalista vastese e fondatore, nel 2011, della lista civica La Nuova Terra, si rivolge ai rappresentanti politici del Vastese per chiedere loro iniziative finalizzate a tamponare l’emorragia di posti di lavoro in corso da ormai un decennio: “Dove sono quelli del Pd, di Forza Italia, della Lega e del Movimento 5 Stelle? Dove sono i parlamentari del territorio, il senatore Castaldi e la deputata Grippa? E dove sono i consiglieri comunali, che perdono tempo in inutili polemiche da cortile nella sala consigliare? Nessuna voce e nessuna presenza, nessun intervento in forma di interrogazione parlamentare o nel Consiglio regionale. Adesso la più vasta crisi industriale avanza inesorabilmente gettando nel panico operai e famiglie: utile leggere quello che sta accadendo alla Pilkington di San Salvo, dove si parla seriamente di crisi e di licenziamenti, di incentivi economici per quei lavoratori che si vedono costretti ad accettare soldi per uscire dall’azienda e non ultimo quel fenomeno di emulazione-concorrenza industriale internazionale del nuovo stabilimento in Polonia”.
Menna fa riferimento anche a un’altra crisi occupazionale che sta riguardando il settore della grande distribuzione e racconta “l’angoscia che, da molti giorni, vivono lavoratrici e madri a causa di prossimi licenziamenti”. Il riferimento è al Conad Superstore di Vasto, dove rimane in bilico la posizione di 13 dipendenti che, in base all’accordo sindacale, sono destinati a uscire dal punto vendita di via Cardone, salvo proposte di reimpiego in altri store del gruppo Conad, come quelli di San Salvo, Ortona e Colonnella.
Nella zona di Vasto, “altri centri commerciali hanno visto la luce in questi anni e quelle lavoratrici e quei lavoratori si chiamano esuberi, mentre quelli che restano dovranno ridurre le ore con decurtazioni di salario, dopo che per due anni hanno dovuto ricorrere alla solidarietà, una forma mutualistica tra operai che si aiutano restando nei posti di lavoro, ma con decurtazioni di salario”.
Secondo Menna, non c’è neanche una “forza politica a difesa di questo mondo”.