“Il segretario provinciale del disperato Partito democratico di Chieti invece di occuparsi dei problemi delle comunità amministrate a livello comunale, provinciale e regionale dai membri del suo partito, rincorre i comunicati stampa dei rappresentanti della Lega interpretandoli male o, forse, non comprendendoli affatto, probabilmente perché trattano temi a lui sconosciuti”. Sulla questione sicurezza, i coordinamenti di Vasto e San Salvo della Lega replicano al segretario provinciale del Pd, Gianni Cordisco, che aveva accusato il Carroccio di fare due pesi e due misure, attribuendo la responsabilità del problema criminalità a Vasto all’amministrazione comunale di centrosinistra e a San Salvo (amministrata dal centrodestra) alla Regione Abruzzo.
[mic_dx] “La sicurezza infatti, tematica sconosciuta agli esponenti del Pd – ribatte il partito di Salvini – è una prerogativa del nostro partito che, in soli tre mesi di governo, già solo con l’approvazione del Decreto sicurezza, ha fatto molto di più rispetto a quanto portato a casa dal centrosinistra in cinque anni. La stessa linea politica è costantemente tenuta, a livello locale, da tutti i coordinamenti cittadini della Lega che reclamano, per i propri territori, le dovute attenzioni da parte di tutte delle istituzioni. Sul tema sicurezza, i coordinamenti cittadini di Vasto e San Salvo, organizzeranno a breve una serie di incontri, che vedranno la partecipazione di esponenti politici e rappresentanti delle istituzioni locali e nazionali, per dare una concreta risposta alle esigenze di sicurezza del territorio, sempre più spesso colpito da episodi di criminalità. La verità – continuano i coordinamenti – è che la Lega, sia a livello nazionale che locale, ha sempre messo al primo posto la questione sicurezza, impegno riconosciuto e premiato dall’elettorato che lo ha portato ad essere il primo partito italiano. E’ chiaro a tutti – sostiene la Lega – (tranne che ad alcuni ‘disperati’ esponenti del Pd) che la loro perdita di consensi, sia a livello nazionale che locale, deriva anche dall’incapacità nella gestione di un tema tanto delicato quanto importante come quello della sicurezza. Un’incapacità dimostrata a tutti i livelli di governo: comunale, regionale e nazionale”.