Venerdì scorso, è stato siglato l’accordo riguardante la vertenza Conad, nell’ultimo giorno utile per raggiungere un punto d’incontro tra le parti. Negli uffici di Pescara della Regione Abruzzo sindacati e azienda, con la partecipazione dei funzionari regionali e degli amministratori locali, hanno sottoscritto il documento che era già passato al vaglio dell’assemblea dei lavoratori. Al Conad Superstore di Vasto, dove da cinque anni ci sono i contratti di solidarietà, era da affrontare la dura realtà di 45 esuberi.
Dopo lunghi mesi di trattative si è giunti ad un accordo che potrebbe scongiurare molti licenziamenti, così come è accaduto a Lanciano. Nel punto vendita frentano, infatti, i 21 esuberi previsti sono stati assorbiti grazie all’esodo volontario e alla riduzione delle ore di lavoro del personale. Si lavora un po’ meno, rinunciando alla relativa quota di stipendio, per lavorare tutti ed evitare così i licenziamenti.
[ads_dx]A Vasto la situazione, visto il numero di partenza, era più complessa da gestire. Attraverso una lunga contrattazione, però, le parti in causa hanno trovato una strada che comporta sacrifici ma che potrebbe rivelarsi risolutiva. Dalle 45 unità in esubero si è scesi a 42, con l’impegno della società che gestisce il punto vendita di via Cardone, la Pianeta srl.
Nell’accordo tre sono i punti cruciali. Chi vorrà potrà scegliere l’esodo volontario con un incentivo da parte dell’azienda. I lavoratori avranno tempo fino al 28 settembre per scegliere questa strada. Poi la riduzione dell’orario di lavoro, che può andare dalle 6 ore in meno per i contratti full time fino alle 2 ore per i contratti part-time da 20 ore settimanali. E poi c’è un altro punto, emerso negli ultimi incontri. Conad Adriatico, infatti, ha assicurato l’impegno alla ricollocazione presso altre società del territorio che fanno parte del gruppo, anche con la corresponsione di un indennizzo, per i lavoratori – dovrebbero essere 12/13 – che saranno in esubero dopo gli esodi e la riduzione delle ore. Siglato l’accordo, dopo mesi di dure trattative tra le parti, bisognerà attendere la chiusura delle liste per l’esodo volontario e della riduzione oraria per avere un quadro definitivo sul numero definitivo degli esuberi a cui far fronte.