Il mondo culturale abruzzese è in lutto. E’ morto l’avvocato Roberto Bontempo. Aveva 87 anni. Se n’è andato all’improvviso stamani, colto da un malore mentre camminava in corso Nuova Italia. Inutili i soccorsi: ha ceduto il cuore dell’avvocato, che oltre mezzo secolo fa aveva inventato uno degli appuntamenti culturali più logevi d’Abruzzo e non solo: il Premio Vasto di arte contemporanea, la creatura che ha amorevolmente curato fino all’edizione inaugurata durante l’estate. Al vernissage della mostra allestita nelle Scuederie di Palazzo Aragona Zonalocale lo aveva intervistato dopo che lui, con la sua solita ironia pungente, il tratto caratteristico della sua intelligenza, aveva raccontato le difficoltà a tenere in piedi un appuntamento del genere in tempi di vacche magre [VIDEO].
L’avvocatura aveva rappresentato una parte importante della sua vita e, del resto, i vastesi lo chiamavano semplicemente col suo titolo professionale, “avvocato”, come da queste parti si usa ancora in segno di rispetto, e non per nome. Lui, che oltre a essere il padre del Premio Vasto, fu per molti anni a capo dell’Azienda di soggiorno e turismo, fino alla sostituzione di questa con l’Aptr, l’azienda di promozione turistica regionale. “Proprio per questa sua personalità eclettica – sottolinea Vittorio Melone, presidente dell’Ordine degli avvocati di Vasto – quando è stato componente del Consiglio dell’Ordine ha curato le relazioni esterne sia con la società civile, sia con le istituzioni forensi regionali e nazionali”.
Occhi vispi, battuta sempre pronta e onestà intellettuale, l’avvocato non mancava di bacchettare la politica, quando lo riteneva necessario. Da oggi, il mondo della cultura locale e regionale è più povero.
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