“Ci chiediamo, in che modo gli interessi di questo padrone coincidano con gli interessi economici e di salute dei cupellesi”.
Il Partito Comunista Abruzzo promette battaglia contro la discarica in progetto in Valle Cena e per il ritorno a una governance pubblica: “La sezione di Cupello ed il Comitato regionale del Partito Comunista, sono pronti a dare dura battaglia contro l’eventuale realizzazione dell’annunciata nuova vasca e si batteranno per la collettivizzazione dell’impianto convinti che ovunque il privato sia intervenuto, non abbia fatto mai l’interesse delle popolazioni ma solo e sempre il proprio”.
Il Partito Comunista in un articolato comunicato stampa ripercorre la storia del consorzio intercomunale quando i propri rappresentanti Antonio Felice e Dario Leone si opposero “all’ingresso dei privati nella gestione di un settore così delicato”. Secondo la nota, i vari esponenti dell’epoca che espresserò contrarietà all’ingresso dei privati – anche all’interno del consorzio – furono allontanati per essere sostituiti con personale e rappreentanti più accondiscenti: “A partire dall’epurazione di Sandro Di Scerni – è uno solo degli esempi – reo di ‘non fare l’interesse di Cupello’, affermazione che appare tutt’oggi priva di sostanza. È dei Comunisti l’unico voto contrario all’interno di quella giunta comunale. Il dibattito (portato all’epoca alla luce dai soli Comunisti in condizione di costante isolamento), su cosa sia esattamente conferito al Civeta e chi siano i soggetti, oltre quelli noti, che vadano a conferire, è un punto interrogativo assai antico. È curioso che oggi sollevi la voce proprio chi in passato ha taciuto”.