Fine del commissariamento, numero eccessivo di progetti che insistono su una stessa area e sindaci silenti. Parte del centrodestra vastese torna sulle vicende del consorzio Civeta a pochi giorni dalla riunione del comitato Via della Regione Abruzzo chiamato a esaminare la richiesta della Cupello Ambiente di Rocco Bonassisa sulla realizzazione di una quarta vasca.
Davide D’Alessandro (Vasto 2016), Alessandro D’Elisa (Gruppo Misto), Guido Giangiacomo (Forza Italia), Edmondo Laudazi (Nuovo Faro) e Vincenzo Suriani (FDI) chiedono il ritorno del consorzio intercomunale a una governance territoriale anche in vista dei progetti che insistono su quell’area.
“Avevamo visto bene – scrivono i consiglieri d’opposizione vastesi – quando nel 2016 e nel 2017 abbiamo fatto approvare due documenti in consiglio comunale che chiedevano la fine del commissariamento: sospettavamo allora, e sospettiamo ancora di più oggi, che il Pd, con la complicità di alcuni potentati locali, stesse svendendo un consorzio e un territorio intero per farne la discarica dell’Abruzzo. Avevamo chiesto e fatto approvare dal consiglio una mozione che richiedeva l’intervento (mai avvenuto) del sindaco Menna per fare cessare il commissariamento della Regione: adesso leggiamo il non richiesto intervento del commissario Gerardini [LEGGI] di chiarimento sulle questioni della realizzazione della quarta vasca a ridosso dell’impianto consortile esistente in loc Valle Cena di Cupello, da pare di operatori privati.
[ant_dx]Non ce ne voglia il Commissario se questa volta lo riteniamo non credibile, quando fa finta di non accorgersi che nei pressi della discarica consortile si vanno sviluppando una serie di interessi e di iniziative da parte di privati, più o meno conosciuti, che rischiano di trasformare il nostro territorio nella pattumiera di Abruzzo senza che ci siano nemmeno vantaggi economici per i comuni del territorio saccheggiato. Ricordiamo a Gerardini e ai saccheggiatori del territorio che i proprietari del Civeta sono i Comuni del vastese – con Vasto, San Salvo e Cupello in testa – e che devono riappropriarsi della governance consortile proprio per valorizzare al massimo il proprio patrimonio”.
I PROGETTI – In poche centinaia di metri sono in progetto la quarta vasca della Cupello Ambiente (480mila metri cubi, LEGGI), quella della Vallecena srl (un procedimento in stallo da più di 10 anni per una capienza di 150mila metri cubi, LEGGI) e un impianto della vastese Cenatech per il recupero di materiali inerti (ancora in fase embrionale).
Sulla maxi discarica da 480mila metri cubi i sindaci dei comuni citati (Vasto, San Salvo e Cupello) non sono mai intervenuti, a differenza di quanto accaduto alcuni anni fa quando ci fu una levata di scudi unanime contro il primo progetto originale della Vallecena srl (che prevedeva un impianto di inertizzazione dei rifiuti).
“Il commissario – continua la nota dei consiglieri – con la complicità di Menna, fa finta di ignorare che nel giro di poche centinaia di metri ci sono in corso almeno tre progetti. Per queste ragioni consigliamo a Gerardini di rinunciare immediatamente al suo incarico, perché non ha le disponibilità del tempo necessario e rischia di essere annoverato nell’elenco dei tanti che non difendono le ragioni del territorio di Vasto. Tra questi ultimi vanno sicuramente annoverati il dormiente sindaco di Vasto e la sua amministrazione scadente, socio di maggioranza del Civeta, che continua a fare finta che tutto vada bene. Non è così. Se mercoledì prossimo si approverà il progetto presentato dai privati, dovremo opporci a una situazione di conflitto d’interesse palese, in cui ci sono persone e amministratori che credono di poter utilizzare il territorio a proprio piacimento in modalità indisturbata e senza il pieno coinvolgimento delle comunità che ospitano le singole discariche e che poi, per anni, ci dovranno convivere”.
In conclusione anche un richiamo a Manuele Marcovecchio: “Anche dal sindaco di Cupello ci saremmo aspettati un altro atteggiamento politico”.