Caro studente,
eccoci di nuovo dinanzi ad un anno scolastico che comincia. Vorrei dirti tante cose, ma il peso di questi tempi bui in cui viviamo frena ogni mio slancio ed entusiasmo, spingendomi al silenzio.
L’odio sociale ha ormai preso il sopravvento e l’essere umano continua a violentare senza pietà il mondo in cui vive, fregandosene di tutto e di tutti. Tanto basta, caro studente, ad impedirmi di essere ottimista circa il tuo futuro in questa società individualista e sfrenata, senza ormai più certezze, punti di riferimento, valori assoluti.
Di una cosa, però, sono assolutamente certa. I mali di cui soffre la nostra società hanno un’unica matrice: l’ignoranza.
È l’ignoranza posta come base della libertà che genera caos.
È l’ignoranza connessa al potere che genera tirannide.
È l’ignoranza accomunata alla paura che genera schiavitù.
È l’ignoranza unita alla povertà che genera criminalità.
È l’ignoranza attirata dal denaro che genera corruzione.
È l’ignoranza collegata all’egoismo che genera odio.
È l’ignoranza posta a fondamento della religione che genera fanatismo.
È l’ignoranza congiunta al conformismo che genera vuota apparenza.
È l’ignoranza legata all’ipocrisia che genera falsità.
È l’ignoranza associata al disinteresse per il mondo che genera barbarie e inciviltà.
Se la radice del male è l’ignoranza, cosa posso dunque augurarti, caro studente, per questo nuovo anno scolastico? Ti auguro cultura ed educazione, “armi potenti” portatrici di vita e non di morte, di democrazia e non di tirannide, di libertà e non di schiavitù. Cultura ed educazione che solo la scuola può trasmetterti.
Sì, proprio quella scuola di cui si dicono peste e corna, quella scuola ridotta in mutande in primis dal disinteresse della politica e dal conseguente discredito sociale.
Studia e sarai veramente libero. Fai in modo che l’istruzione sia per te un diritto prima ancora che un dovere, perché studiare ti permette di capire chi vuoi veramente essere nella vita.
Ricorda che, in una società dominata da analfabetismo funzionale e di ritorno, fake news e odio sociale, una società dove, grazie allo strapotere dei social network, “lo scemo del villaggio è stato promosso a portatore di verità” (tanto per citare Umberto Eco), studiare è l’atto più straordinariamente rivoluzionario che tu possa compiere.
Buon anno scolastico, caro studente!