È alta la tensione tra il Diccap-Sulpl, sindacato della polizia locale, e il comandante della polizia locale di Vasto, Giuseppe Del Moro. La segreteria provinciale del sindacato ha reso noto di come “la Giunta comunale di Vasto sarebbe in procinto di approvare una eliberazione con la quale verrebbero attribuiti i gradi di maggiore al sig. Del Moro Giuseppe, ufficiale del Corpo di Polizia Municipale di Vasto attualmente in possesso del grado di tenente, già precedentemente incaricato come responsabile di Posizione Organizzativa e Comandante della Polizia Municipale, ben oltre i termini previsti dalle normative vigenti”.
La segreteria del sindacato sottolinea che”qualora ciò corrispondesse al vero, verrebbe commesso un ulteriore atto illegittimo che andrebbe ad aggiungersi alla già grave situazione di illegittimità in cui versa l’organizzazione del Corpo di Polizia Municipale di Vasto, che la scrivente organizzazione sindacale continua a denunciare ormai da anni nella più totale sordità ed indifferenza dell’amministrazione comunale Vastese”. Il sindacato, citando le norme specifiche, fa rilevare una serie di questioni relative all’incarico affidato a Del Moro, concludendo che “il grado di maggiore può legittimamente competere solo a chi abbia definitivamente acquisito la qualifica di comandante/responsabile del Corpo a seguito dello svolgimento di un regolare concorso pubblico di livello nazionale, e non a chi, invece, come il Ten. Del Moro, sia stato nominato comandante in virtù di un incarico di posizione organizzativa (temporalmente limitato), conferito da un dirigente amministrativo comunale non appartenente al Corpo di Polizia Municipale, il quale, peraltro, ha illegittimamente prorogato detto incarico di P.O. oltre la scadenza del proprio mandato dirigenziale ed oltre il prescritto termine massimo di 3 anni, in palese violazione del Regolamento comunale per la disciplina delle Posizioni Organizzative, oltre che in palese violazione delle sopra citate leggi di livello nazionale e regionale”.
[ads_dx]Ed è per questo che, “qualora l’amministrazione comunale dovesse commettere l’ulteriore illegittimità di attribuire il grado di maggiore al tenente Giuseppe Del Moro, in violazione delle citate norme di legge e di regolamento, ed in danno di tutti gli altri ufficiali, il Diccap-Supl si vedrà costretto ad adottare ogni legittima azione, ivi compresi ricorsi e denunce presso le competenti autorità giudiziarie“.
La replica. È affidata all’avvocato Giovanni Di Santo la replica per conto di Del Moro. “Ho ricevuto formale incarico professionale di comunicare che, in seguito ai numerosi e ripetuti attacchi, ormai di carattere personale che, nell’esercizio delle proprie funzioni, il comandante Giuseppe Del Moro, riceve a cadenze regolari, si porrà all’attenzione della magistratura competente tale modalità di comportamento della predetta sigla sindacale e di chiunque, ormai da tempo, attribuisce al comandante Del Moro attività e comportamenti che nulla hanno a che vedere con la realtà di fatto“.
L’avvocato Di Santo sottolinea che “è intenzione del mio assistito fare chiarezza sulle dinamiche che hanno portato e portano a tale comportamento altamente lesivo della propria professionalità e della lealtà che ha da sempre dimostrato nei confronti propria città ed dei propri colleghi. Nonostante sia innegabile che tali ripetuti attacchi abbiano lasciato un segno indelebile nello spirito – aggiunge Di Santo -, il comandante Del Moro continuerà a profondere tutte le sue energie per rispettare l’incarico che ricopre, in attesa che le Autorità competenti facciano le proprie verifiche”.