È il modo con cui i pescatori, nei giorni in cui il mare mosso non consentiva di usciure a pesca con le paranze (le antiche barche a vela) trovavano il modo di sbarcare il lunario. Con la pesca alla Sciabica una piccola imbarcazione trascina con sè la rete verso il largo e poi rientra a riva formando una sacca. Sono le braccia dei pescatori, gli sciabicari, a tirare poi le due cime facendo così chiudere il sacco in cui rimane imprigionato il pescato.
Questa mattina, a Vasto Marina, i soci della sezione di Vasto dell’Anmi ed altri appasionati delle tradizioni marinaresche, hanno rievocato una battuta di pesca alla Sciabica. La prima calata è stata fatta nella zona del pontile, davanti allo stabilimento del Circolo Nautico, poi una seconda nel tratto di spiaggia del lido Zio Fiore.
[ads_dx]Tanti i turisti curiosi che si sono fermati per osservare le operazioni di pesca a cui hanno partecipato anche diversi ragazzi, pronti a raccogliere il testimone di questa iniziativa lanciata diversi anni fa dall’assessore Francescopaolo D’Adamo e dallo storico presidente dell’Anmi Mario Pollutri, animatore con le sue appassionate “cronache” di tante edizioni della Sciabica.
All’appuntamento, il secondo di questa estate 2018, hanno preso parte, con il presidente Luca Di Donato e tutto il direttivo Anmi Vasto, anche l’assessore Luigi Marcello e il comandante del Circomare Lorenzo Bruni. Nelle due calate qualche pesce è rimasto nelle reti tirate a riva dagli sciabicari ma, concluse le operazioni, tutto il bottino è stato rigettato in mare. E, naturalmente, a fine giornata, l’Anmi ha già dato a tutti l’appuntamento al prossimo anno.