Lungo la costa abruzzese, in tre punti sugli otto controllati, è stata rilevata la presenza de forti cariche batteriche. Legambiente ha presentato ieri nella riserva naturale marina Torre del Cerrano i risultati sulla qualità delle acque dopo le analisi da parte degli esperti che viaggiano a bordo di Goletta Verde, in questi giorni presente in Abruzzo. A presentare i dati sono stati Giuseppe Di Marco, presidente Legambiente Abruzzo, e Katiuscia Eroe, portavoce di Goletta Verde, alla presenza di Mario Mazzocca, sottosegretario alla Giunta regionale, del generale Giampiero Costantini, neo Comandante dei Carabinieri Forestali, Leone Cantarini, presidente dell’Area Marina Protetta Torre del Cerrano, Robert Verrocchio, sindaco di Pineto, e Francesco Iavarone, Arta Abruzzo.
“Il monitoraggio di Goletta Verde non vuole sostituirsi ai controlli ufficiali, ma punta a scovare le criticità ancora presenti nei sistemi depurativi regionali per porre rimedio all’inquinamento dei nostri mari – ha dichiarato Katiuscia Eroe –. Il problema della cattiva depurazione purtroppo rappresenta un costo elevato per le tasche degli ignari cittadini, visto che il nostro Paese è stato condannato a pagare all’Ue una multa da 25 milioni di euro, più ulteriori 30 milioni ogni sei mesi finché non si metterà in regola. Soldi che si sarebbero potuti spendere diversamente, per esempio per aprire nuovi cantieri per la depurazione e realizzare sistemi efficienti e moderni, creando nuovi posti di lavoro. Ecco perché è necessario, oltre che indagare per capire le cause che compromettono lo stato di salute delle nostre acque, anche agire concretamente. A tal proposito, abbiamo deciso di avviare un’azione giuridica presentando gli esposti alle autorità competenti, secondo quanto previsto dalla legge sugli ecoreati”. Anche il vicepresidente della regione Abruzzo, Giovanni Lolli, aveva parlato a Vasto della criticità del sistema di depurazione nella Regione [GUARDA].
[ads_dx]Carente in Abruzzo la cartellonistica informativa, obbligatoria da anni per i Comuni, e che dovrebbe avere la funzione di divulgare al pubblico la classe di qualità del mare: i tecnici di Goletta Verde in Abruzzo, su 8 punti monitorati, l’hanno trovata solo in due casi. Tema centrale di questa edizione di Goletta Verde è anche l’inquinamento provocato dalla plastica: in 6 casi su otto monitorati, i tecnici di Legambiente ne hanno riscontrato la presenza.
“È importante che le amministrazioni adottino strategie ‘plastic free’ nei propri territori – spiega Giuseppe Di Marco, presidente di Legambiente Abruzzo – vietando l’uso di materiale in plastica monouso, come sacchetti, bicchieri, piatti, posate, promuovendo alternative compostabili e biodegradabili. Accogliamo positivamente l’impegno manifestato sulla Goletta Verde da parte del Comune di Vasto ad essere primo comune regionale plastic free, e quello della stessa Regione, per contribuire così alla lotta al marine litter. Aspettiamo rapidamente atti concreti in questa direzione”.
Il dettaglio delle analisi [per approfondimenti – CLICCA QUI]
Il monitoraggio di Goletta Verde (eseguito dalla squadra di tecnici di Legambiente il 24 e 25 luglio 2018) prende in considerazione il campionamento dei punti critici che vengono principalmente scelti in base a un “maggior rischio” presunto di inquinamento, individuati non solo dai circoli di Legambiente ma degli stessi cittadini attraverso il servizio SOS Goletta. Per questo vengono prese in esame le foci dei fiumi, torrenti, gli scarichi e i piccoli canali che spesso troviamo sulle nostre spiagge: queste situazioni sono i veicoli principali di contaminazione batterica dovuta all’insufficiente depurazione dei reflui urbani che attraverso i corsi d’acqua arrivano in mare. I parametri indagati sono microbiologici (enterococchi intestinali, Escherichia coli) e abbiamo considerato come “inquinati” i risultati che superano i valori limite previsti dalla normativa sulle acque di balneazione vigente in Italia (Dlgs 116/2008 e decreto attuativo del 30 marzo 2010) e “fortemente inquinati” quelli che superano di più del doppio tali valori.
In provincia di Chieti, su quattro punti monitorati, tre sono risultati fortemente inquinati: a Rocca San Giovanni, alla foce in località La Foce; a San Vito Chietino, a Marina di San Vito, alla foce del fiume Feltrino; e a Francavilla a Mare, alla foce del fiume Alento. Entro i limiti, invece, il giudizio emerso dal prelievo effettuato a Casalbordino, alla spiaggia presso il fiume Osento. In provincia di Pescara, entrambi i monitoraggi effettuati hanno dato valori entro i limiti ovvero alla spiaggia in corrispondenza di Piazza I Maggio, a Pescara, e alla spiaggia presso traversa IV, 100 metri a sud del fiume Saline, a Montesilvano. Due i prelievi effettuati in provincia di Teramo, giudicati entro i limiti: a Silvi Marina, alla spiaggia presso scarico Silvi Marina, e a Giulianova, Lungomare Zara, alla spiaggia fronte via Thaon.