Ore 11 – Gli arrestati sono B.F., 46 anni, S.M., 45, e Z.P., 52, tutti residenti a Vasto. L’indagine è iniziata da numerosi furti dalle auto in sosta a Punta Penna e Punta Aderci, di cui erano stati rotti i deflettori per rubare gli effetti personali. Intensificati i controlli coi rinforzi estivi a Vasto e San Salvo. Un’auto civetta dei carabinieri ha eseguito un pedinamento discreto nei confronti di una Renault Clio sospetta, guidata da una persona già nota alle forze dell’ordine. A un certo punto, dalla vettura è uscita una donna, che è entrata in un negozio cinese ed è uscita con un berretto, acquisto che ha rafforzato il sospetto dei militari circa l’intenzione di voler coprire parzialmente il volto per evitare di essere riconosciuta dalle telecamere della videosorveglianza. Il cappello è stato poi consegnato dalla coppia a un terzo uomo, che ha cercava di usare due carte di pagamento, rubate da un’auto parcheggiata sul litorale di Termoli, alla filiale di viale Perth della Banca di credito cooperativo. A quel punto, i carabinieri sono prontamente intervenuti, bloccando i tre e conducendoli nella caserma di piazza Dalla Chiesa. Nei loro confronti sono scattati gli arresti domiciliari per furto aggravato in concorso e utilizzo indebito di carte di credito.
L’intervista video al maggiore Amedeo Consales, comandante della Compagnia di Vasto:
La ricostruzione dei fatti – “A seguoto di una particolare recrudescenza di furti su auto in sosta, prevalentemente perpetrati con effrazione dei deflettori ed impossessamento di effetti personali ed altro – spiega il maggiore Consales – i carabinieri della Compagnia di Vasto hanno conseguentemente adeguato lo strumento operativo di controllo del territorio. I furti erano rivolti, nella maggior parte dei casi, ad auto di turisti in transito sul litorale compreso tra Punta Aderci/Punta Penna e Vasto Marina. I malfattori, approfittando della temporanea assenza dei proprietari, dopo aver in qualche modo individuato le potenziali vittime, praticano effrazione ai deflettori dell’auto e ne saccheggiano in contenuto, talvolta riuscendo ad utilizzare anche le carte di pagamento.
Nel pomeriggio di venerdì 27 luglio i militari del Nucleo operativo e radiomobile, in servizio perlustrativo in abiti civili, intercettavano un’autovettura Renault Clio di colore nero condotta da una persona nota all’ufficio per pregiudizi di polizia contro il patrimonio, e la moglie, anch’ella nota per fatti analoghi. Il tipo di autovettura era stato segnalato nei giorni scorsi come probabile veicolo in uso ai cosiddetti ‘predoni della riviera’, motivo per cui i militari operanti iniziavano un pedinamento discreto a distanza. L’atteggiamento del conducente faceva sorgere seri dubbi che la coppia fosse alla ricerca di auto da depredare in quanto si aggirava nei parcheggi a ridosso delle citate località balneari, più affollate e ritenute evidentemente più ‘paganti’. Il veicolo, infatti, procedeva molto lentamente ed effettuava brevi soste, verosimilmente per individuare le vittime che potessero lasciare i propri effetti personali a bordo delle loro auto. I carabinieri in osservazione, controllo e pedinamento avevano la necessitò di osservare a distanza per evitare di essere riconosciuti, ancorché in abiti civili. I militari operanti avevano poi modo di rilevare un aumento della velocità in direzione nord, comportamento che ingenerava il sospetto che la coppia avesse raggiunto il proprio scopo. Giunti in prossimità di un esercizio commerciale gestito da cinesi, la donna scendeva dal veicolo, accedeva all’esercizio e ne usciva dopo poco con un cappellino da baseball. Tale atteggiamento rafforzava l’ipotesi che probabilmente la coppia si fosse già impossessata di carte di pagamento e che il berretto sarebbe servito per neutralizzare l’occhio delle telecamere degli istituti di credito presso i cui sportelli, di lì a poco, si sarebbero recati, con ampia probabilità, per ‘monetizzare’ la loro attività. L’intuizione dei militari si rivelava corretta, tanto che, dopo pochi minuti, la coppia si incontrava con un terzo uomo, anche lui noto agli operanti, il quale si recava, berretto indossato, presso lo sportello del Credito Cooperativo di viale Perth, ove tantava di incassare contanti. Avuta la conferma circa la bontà della loro intuizione, i carabinieri decidevano di bloccare il terzetto e di condurlo presso gli uffici della Compagnia per ulteriori accertamenti.
Sottoposti a perquisizione personale e veicolare, i tre venivano trovati in possesso di due carte di pagamento ricaricabili precedentemente trafugate da una vettura sul litorale di Termoli. B.F., 46enne, S.M., 45enne, e Z.P. 52enne, tutti residenti a Vasto, venivano quindi tratti in arresto in flagranza di reato per furto aggravato in concorso e utilizzo indebito di carte di pagamento. Si riusciva poi a individuare la vittima, una coppia originaria di Bonefro che stava trascorrendo una giornata al mare e che non aveva ancora realizzato di essere stata vittima del furto. La refurtiva recuperata veniva restituita ai legittimi proprietari e i tre arrestati venivano ristretti in regime di arresti domiciliari presso le rispettive abitazioni in attesa del giudizio direttissimo a disposizione del sostituto procuratore, Michele Pecoraro”.
La prima notizia – “I carabinieri di Vasto hanno arrestato tre persone per furto aggravato in concorso avvenuto sul litorale termolese e successivo utilizzo indebito di carte di pagamento in Vasto”.
Lo annuncia il maggiore Amedeo Consales, comandante della Compagnia di Vasto, dove “i dettagli dell’operazione verranno resi noti nel corso della Conferenza Stampa convocata per le ore 11 di oggi”.