Ha più di mezzo secolo, ma non lo dimostra. Ogni anno il Premio Vasto di arte contemporanea si addentra in nuovi percorsi. L’edizione del 2018, la 51esima, ha preso il via ufficialmente ieri nelle Scuderie di Palazzo Aragona, dove i quadri di 47 artisti, tra cui Cascella e Michetti, rimarranno esposti fino al 7 ottobre.
L’evento culturale più longevo della città e tra i più consolidati dell’Abruzzo, s’intitola Paesaggi oltre il paesaggio. Per un ‘Sublime’ contemporaneo ed è curato, come da otto anni a questa parte, dalla critica e storica dell’arte Silvia Pegoraro. Ieri pomeriggio l’inaugurazione, cui hanno preso parte il patron del Premio Vasto, Roberto Bontempo, Daniela Madonna, che anche quest’anno ha dato il suo prezioso contributo alla realizzazione dell’esposizione artistica, il sindaco di Vasto, Francesco Menna, e l’assessore alla Cultura, Giuseppe Forte.
[mic_dx]”Il tema del 51° Premio Vasto – spiega Pegoraro – è la rilettura e la reinterpretazione del genere canonico ‘paesaggio’ dall’inizio del Novecento ad oggi, esplorato ad ampio raggio in occasione del bicentenario della nascita del grande pittore vastese Filippo Palizzi, autore di alcuni dei più pregevoli esempi di pittura paesaggistica dell’Ottocento italiano. Lungo il percorso espositivo il visitatore può osservare alcune fra le più significative espressioni dell’idea di paesaggio in pittura. Un’occasione per cogliere alcuni unti nodali del dibattito artistico degli ultimi cento anni intorno a un tema che chiama in causa la concezione stessa dello spazio e del mondo in cui l’uomo si colloca. Un panorama di 47 artisti, italiani e intrnazionali (da Michetti e Carena a Matta, da Galante e Guccione a Boille, Moreni e Titina Maselli, da Festa e Schifano a Wenjun Fu e Gjokaj), le cui opere si propongono anche per un ideale confronto-dialogo con quelle di Filippo Palizzi, al quale il Premio Vasto intende rendere omaggio con lo stile che lo contraddistingue”. E poi una dichiarazione d’amore a Vasto, che “è la città più bella dell’Abruzzo costiero”.