Dietro grandi personaggi ci sono altrettanto grandi persone. Persone che possono ispirare, spingere alla condivisione del talento, fare in modo che non risulti fine a stesso e al contempo aiutare a rinnovarlo. In questo senso, William Michael Rossetti è stato una fonte e un supporto di primaria importanza per i più famosi fratelli Dante Gabriel e Christina e se essi sono riusciti a lasciare un segno nel mondo dell’arte e della cultura in parte è anche grazie all’altro membro della famiglia meno conosciuto.
Un’artista a tutto tondo, William Michael era dotato inoltre di qualità pratiche che lo resero adatto alla gestione del movimento Pre-raffaellita nei suoi aspetti più formali. Alla divisione iniziale dei ruoli, in seguito alla formazione del PRB, una delle prime regole stipulate diceva: “William Michael, non essendo un’artista, sarà segretario.” Certo, la sua arte non raggiunse quella degli altri iscritti, me nella sua vita si ritrovò spesso a scrivere anche poesie, sonetti e la sua carriera da critico vanta numerose collaborazioni di rilievo.
Nacque il 29 settembre del 1829, era un anno più giovane di Dante Gabriel, con cui condivise praticamente tutto. Egli stesso racconta: “Ci alzavamo, parlavamo, mangiavamo, studiavamo insieme. Leggevamo gli stessi autori e condividevamo ogni libro.” Strano che tra i Rossetti, il primo a pubblicare un poema fosse proprio lui, il più “normale”. Si tratta di In the Hill-Shadow incentrato su un triste padre che seppellisce la sua giovane figlia, pubblicato per l’Atheneum nel 1848, anno di nascita della Fratellanza Pre-Raffaellita. Apparentemente sconosciuta, questa poesia svolse un compito importantissimo: convincere Christina Rossetti a inviare le sue prime composizioni che William Michael aveva definito “le migliori” tra tutte quelle scritte in famiglia.
Negli anni della giovinezza si ritrovò al King’s College con Dante Gabriel prima che questo lasciasse per dedicarsi alla pittura. Lui invece restò fino al 1845, anno in cui il padre Gabriele cominciò a sperimentare il suo declino fisico partendo dalla cecità. I doveri familiari infransero il suo sogno di diventare medico, motivo per cui dovette accontentarsi di un lavoro come impiegato all’Excise Office. Ma la sua vera vocazione forse venne a galla grazie all’opportunità che gli si presentò nella gestione dei Pre-Raffaelliti e, in modo particolare, nei suoi organi di stampa. Tra il 1849 e il 1855, WM si occupò dei giornali del movimento, tra cui il famoso The Germ includendo la sua stampa, distribuzione e i contatti con i vari organi interessati.
La diligenza con cui svolse quella mansione, accanto a una discreta produzione poetica, gli permise di sfruttare The Germ come trampolino di lancio per la sua florida carriera di critico. Fu Calder Campbell, amico di famiglia e collaboratore nella seconda edizione della rivista, a mostrare una copia ad Edward William Cox. Il nuovo lavoro che egli si ritrovò ad offrire al giovane William Michael, ovvero il “picture reviewer”, non era pagato ma la gavetta era preso conclusa quando trovò un impiego retribuito nel The Spectator (il giornale dove scriveva Charles Dickens) grazie a Ford Madox Brown, da cui prese in sposa la figlia Lucy Madox Brown nel 1874 dando poi alla luce 5 figli (Olivia, Gabriel Arthus, Helen, Mary e Michael). Con quest’organo pubblicò Fine Arts: Chiefly Contemporary (1867) stabilendo un perfetto connubio tra la sua attività con The Germ e altri apparati come editore e critico.
Nel 1878 Lives of Some Famous Poets precedette di poco la pubblicazione di volumi di opere di Walt Whitman, immesso nel mercato britannico grazie al grande lavoro di William Michael. E non era finita qui, perché il suo impegno costante nella divulgazione vanta anche pubblicazioni su Shelley e Lord Byron. Stiamo parlando di alcuni tra i più grandi autori della storia della poesia e della letteratura più in generale a cui è stato fornito un canale di diffusione delle loro opere fondamentale per la fruizione di cui possiamo godere oggi. Alcuni di questi autori neanche vennero riconosciuti dalla loro epoca ma sì difesi da WM, come nel caso delle Poems and Ballads di Swinburne su cui l’autore di origini vastesi condusse una vera e propria battaglia criticando assiduamente la critica.
Instancabile, WM raggiunse Dante Gabriel nella Life School, non accolse la sua idea di dipingere e si dedicò al corso di Ruskin al Working Men’s College mentre si preparava alla stesura dei Democratic Sonnets. La loro pubblicazione dovette ritardare fino al 1907 per le paure espresse da Dante Gabriel sull’animo rivoluzionario delle composizioni.
Quando la moglie Lucy e la sorella Christina morirono nel 1894, WM cominciò a dedicarsi alle opere sulla sua famiglia e i Pre-raffaelliti per cui è maggiormente conosciuto. Queste hanno fornito un mezzo per la critica nell’analisi e nella piena comprensione dell’attività artistica dei Rossetti più famosi e ha probabilmente enfatizzato la mancanza d’attenzione sulla sua vita e la sua opera da critico ed editorie nel complesso. Una convinzione forse da lui stesso rimarcata in Some Riminescences (1906) quando ammette: “La mia vita è stata prima di avventure ed eventi rimarchevoli e forse di poca importanza per la maggioranza se non per me stesso e le persone a me vicine. Non propongo di scrivere la mia vita e non prendo nota dei fatti che mi influenzano personalmente.”
Non rispettò esattamente questo proposito. Attraverso i suoi racconti ha in realtà rappresentato uno spaccato della sua epoca, di se stesso e delle persone che lo circondavano fino alla sua morte, il 15 febbraio 1919. Insomma, non si può certo dire che la sua vita sia stata “priva di avventure ed eventi rimarchevoli”.
Alessandro Leone