Due abruzzesi al festival mondiale di fotografia contemporanea “Voies Off” di Arles in Francia. Torna ad esporre per il secondo anno consecutivo Luisa D’Aurizio, giovane fotografa di Casalbordino e approda all’esposizione internazionale Lucio Inserra, che vive a Vasto e lavora a Casalbordino. Le opere fanno parte della collettiva “Les monstres se montrent” a cura di Luciano Corvaglia e sono esposte alla Mamo Temporary Gallery di Marcello Mencarini, fotogiornalista italiano di grande rilevanza.
“Les monstres se montrent” rappresenta la selezione di fotografi italiani che hanno esposto durante l’anno alla Tevere Art Gallery di Luciano Corvaglia, celebre e rinomato stampatore romano e gallerista insieme alla moglie Stefania Saponaro e che insieme a Marcello Mencarini curano la collettiva ad Arles per il secondo anno consecutivo. Lucio e Luisa riportano a casa una grande esperienza di vita una ricchezza fatta di conoscenza e cultura, la consapevolezza che il mondo della fotografia contemporanea sta attraversando un periodo di estremo fervore che va analizzato e sviscerato a fondo per ottenerne una visione totale.
Luisa D’Aurizio continua ad indagare la provincia, in cui vive e lavora, e con uno sguardo attento e tagliente coglie gli aspetti più intimi della sua ingenuità attraverso il progetto “Xmas Lights”: luci di Natale cattura gli scorci della provincia addobbati per le festività natalizie, luci colorate di un Natale popolare e disordinato che creano un’estetica tutta loro, una grammatica e una logica fatta di religione e di paganesimo da centro commerciale e che ridisegnano le architetture in un allegro marasma barocco. Progetto aperto e in divenire intrapreso dal 2015.
Lucio Inserra, invece, prosegue il suo studio sulla metafisica. Dopo il primo progetto sulla metafisica aristotelica, affronta successivamente la metafisica contemporanea: l’opera esposta ad Arles è parte della serie “Agnosia bianca”, di recente in mostra in una sua personale a Pescara, che si pone come un’indagine seria ed approfondita sulla condizione dell’uomo nella contemporaneità del mondo in cui vive; il virtuale a mano a mano crea un mondo parallelo e che fa disabitare lo spazio reale e il corpo stesso dell’uomo il quale arriva alla sua “plastificazione” finale per poi essere assorbito in un bianco puro vitale o mortifero.
[ads_dx]Voies Off, alla sua 23°edizione è la sezione di artisti emergenti del festival Les Rencontres d’Arles, manifestazione che ha ben 49 anni di storia e che s’impone nel panorama fotografico mondiale come una delle manifestazioni più importanti del settore, nonché unica nel suo genere poiché raggruppa artisti di fama mondiale e che fanno parte della storia della fotografia nei padiglioni ufficiali, e tutta la produzione nuova e giovane degli emergenti nel circuito off che si sviluppa tra le vie del paese: una manifestazione che dura dal 2 luglio al 23 settembre e che accoglierà centinaia di artisti.
Arles, ridente ed elegante cittadina camarguese ospita il più importante festival di fotografia contemporanea del mondo: per tre mesi Arles ospita artisti, galleristi ed editori di settore provenienti da ogni angolo del globo. Nel dedalo di vicoli le gallerie si susseguono ad un ritmo serratissimo, ogni angolo, ogni muro, ogni spazio, mostra e vive di fotografia. Il nome stesso del festival ne descrive in pieno il contenuto: “Les Rencontres d’Arles” sono il luogo migliore dove confrontarsi riguardo alla fotografia a 360°. L’edizione 2018 è la quarantanovesima e conta un totale di 172 mostre in quasi 3 mesi.