Per Costanzo Marinucci è un anno importante. E’ il trentesimo, da quell’11 luglio 1988 in cui salvò cinque persone che stavano annegando a Vasto nel mare antistante Punta Penna.
Una ricorrenza che festeggerà a modo suo: con una delle proverbiali traversate a nuoto che gli sono valse lo scherzoso soprannome di Uomo Pesce.
“L’11 luglio – annuncia Marinucci – a trent’anni esatti da quel giorno, condizioni meteomarine permettendo, mi tufferò nel mare antistante Punta Aderci e mi dirigerò fino al molo di ponente del porto di Vasto. Una nuotata con cui commemorerò quel salvataggio. Quando vidi quelle cinque persone in pericolo, mi buttai immediatamente in mare, senza pensare che, tra quelle onde, avrei rischiato la vita. Una volta portato a riva l’ultimo bagnante, sentii il cuore che pulsava fortissimo, come se avesse voluto uscire dalla gabbia toracica”.
Un’impresa che è valsa al professore la Medaglia al Valor civile, conferitagli dall’allora presidente della Repubblica, Francesco Cossiga.
Settantanove anni da compiere il 6 agosto, ex insegnante di matematica, Marinucci è anche protagonista, da 62 anni a questa parte, di una traversata a nuoto, lunga circa 5 miglia marine, dalla Riserva di Punta Aderci al pontile di Vasto Marina.