“E’ una proposta non esaustiva che rivolgiamo alla Giunta Menna e a tutti i cittadini che vogliano dare il loro contributo”, spiega Vincenzo Suriani. Ieri il consigliere comunale di Fratelli d’Italia e il coordinatore regionale, Etelwardo Sigismondi hanno presentato al sindaco di Vasto, Francesco Menna, le proposte per migliorare il progetto della Via Verde della Costa Teatina, il percorso ciclopedonale che costeggerà quasi tutto il litorale della provincia di Chieti.
“Questo territorio – afferma Sigismondi – subisce passivamente le scelte operate da altri enti. Ne è la prova la Via Verde, che rischia di diventare una striscia d’asfalto lunga 42 chilometri. Per attrarre l’attenzione dei privati, bisogna mettere in campo proposte”.
Ecco, punto per punto, il progetto presentato da FdI.
Piano spiaggia – “Proponiamo una variante al Piano spiaggia, mediante un ampliamento del perimetro del Piano nella parte nord della costa vastese, prevedendo, nelle aree che la Via Verde costeggia, esclusivamente servizi essenziali ai turisti, evitando di snaturare però un tratto di costa che ha e deve mantenere come peculiarità l’aspetto selvaggio”.
Arretramento della statale 16 – “Lo spostamento della statale 16 offre opportunità di ripensare l’utilizzo della parte di strada che va dall’incrocio con via del Porto fino a Vasto Marina. Tale zona rappresenta uno dei più suggestivi affacci sul mare. Proponiamo l’attivazione di un concorso di idee”.
Accessi al mare – “Chiediamo un interessamento del Comune di Vasto al fine di ripristinare gli accessi al mare e di crearne dei nuovi per rendere sempre più fruibile la nostra costa. Non solo: è compito dell’amministrazione tenere fruibili gli accessi oggi peraltro già esistenti, ma che le condizioni di abbandono e scarsa manutenzione hanno reso di fatto inaccessibili”.
Servizi – “Grazie al consorzio Vivere Vasto Marina, è attivo il servizio di bike sharing. Proponiamo di potenziarlo, creando una bicipolitana: metropolitana di superficie in cui le rotaie sono i percorsi ciclabili e le vetture sono le biciclette, che si sviluppi da Vasto Marina fino a Punta d’Erce. Dovranno, quindi, essere installate apposite stazioni nei luighi più caratteristici. E’ indispensabile, poi, dotare una pista ciclabile di questo chilometraggio di servizi base, quali colonnine Sos e servizi igienici”.
Strutture ricreative e punti ristoro – “E’ opportuno che il Comune di Vasto, d’intesa con la provincia di Chieti, proprietaria dei terreni, aggiorni il proprio Piano chioschi prevedendo strutture anche in questa zona a servizio della pista e della costa”.
Sottoservizi – “I lavori della Via Verde offrono l’opportunità di dotare da subito la zona dei necessari sottoservizi urbani (fognatura, acque bianche, condotte del gas, della luce, fibra ottica, antenne per il wi-fi gratuito), abbattendo i costi di realizzazione”.
Manutenzione – “E’ indispensabile non solo destinare una quota della imposta di soggiorno alla manutenzione della Via Verde, ma anche vincolare le entrate derivanti dalle tasse e dai canoni delle strutture ricreative e di ristoro che insistono sulla Via Verde stessa alla manutenzione delle aree interessate dal progetto”.
Macchia mediterranea – “Proponiamo di far realizzare uno studio che contempli la piantumazione di arbusti tipici della nostra zona nell’area che costeggia la Via Verde, rendendo di fatto anche meno impattante l’opera stessa”.
Sicurezza – “Un’opera come la Via Verde può rappresemtare, così come accaduto anche per la pista ciclabile di Vasto Marina, una zona franca per la piccola criminalità, se non addirittura una via di fuga. Si rende indispensabile, quindi, prevedere non soltanto un sistema integrato di videosorveglianza, ma l’ausilio della polizia municipale nel controllo della Via Verde, anche per ridurre i fenomeni di vandalismo”.