Ancora una fumata nera per la Honeywell di Atessa. Il Ministero del Lavoro ha ribadito la sua contrarietà ad approvare la cassa integrazione per gli oltre 400 dipendenti della fabbrica in Val di Sangro che produceva turbocompressori in quanto c’è stato l’azzeramento delle attività produttive.
Di contro, il sindacato ha manifestato tutta la sua contrarietà perché era stato proprio lo stesso Ministero ad impegnarsi per garantirla a condizione che non ci fosse la cessazione dell’attività lavorativa, ma solo di quella produttiva.
“A questo punto – commenta Davide Labbrozzi, Fiom – abbiamo chiesto all’azienda di tenere in carico, ancora per alcuni mesi, i lavoratori ad oggi alle dipendenze della Honeywell. Detta richiesta è stata sostenuta dal Mise. Entro 48 ore ci sarà la risposta dell’azienda. Inoltre, – prosegue Labrozzi – sono state ufficializzate tre dimostrazioni di interesse da parte di tre aziende pronte ad investire. Si è avviata tutta la procedura di approfondimento, sarà ora necessario un periodo di tempo per avere tutte le informazioni per decidere”.