Nei giorni scorsi, a Roma, è stato presentato un nuovo progetto dal nome “Sentinelle del mare”. Si tratta di un “Road show”, sviluppato sul territorio nazionale, promosso da Confturismo e Confcommercio, in collaborazione con biologici dell’Università Alma Mater Studiorum di Bologna.
L’iniziativa coinvolge venti località turistiche italiane, tra cui balzano all’attenzione alcune blasonate parti del territorio nazionale, zone famose sulla scena del turismo internazionale quali l’Argentario, le Cinque Terre, la spiaggia di Mondello ed altre.
Fin qui la notizia potrebbe essere relegata tra quelle ovvie, normale riscontrare l’esistenza di questi luoghi nel panorama dell’offerta turistico-ambientale. La novità è invece rappresentata dalla presenza, tra le venti località così celebrate e promosse, della “Costa dei Trabocchi”. Infatti, il gruppo di biologi bolognesi, nel prossimo luglio, giungerà sulla costa teatina per studiare ed analizzare le caratteristiche di questa parte d’Abruzzo.
Prima di iniziare il “Road show” per l’Italia, il Presidente nazionale della Confcommercio Carlo Sangalli ha tenuto una conferenza stampa di presentazione dell’evento. Insieme a lui e per l’Abruzzo, il Sindaco di Fossacesia Enrico Di Giuseppantonio e la Presidente provinciale di Chieti Marisa Tiberio, la quale così si è così espressa: “Siamo orgogliosi di aver portato la Costa dei Trabocchi all’interno di un road show davvero interessante e che riuscirà a promuovere le nostre eccellenze paesaggistiche insieme a tutti gli operatori economici che lavorano all’interno di questo angolo magico della provincia di Chieti”.
Sicuramente molto importante appare il coinvolgimento degli operatori economici della “Costa dei Trabocchi”: stabilimenti balneari, campeggi, pubblici esercizi e concessionari dei trabocchi. Compito dei biologi, quello di effettuare sopralluoghi, rilevamenti e compilare schede conoscitive i cui risultati saranno parte di uno studio nazionale per la promozione di questo territorio e delle sue potenzialità turistiche e ricettive.
Il progetto riguarda i Comuni di Fossacesia, Rocca San Giovanni, Casalbordino e Torino di Sangro ed infatti, nei giorni precedenti la conferenza stampa romana, i Sindaci di questi Comuni erano stati coinvolti, proprio sui luoghi dei Trabocchi, nell’illustrazione dell’iniziativa.
Sappiamo quanto l’Abruzzo faccia fatica ad accreditarsi tra le regioni italiane di maggior pregio turistico: scarsi se non inesistenti gli investimenti pubblici e grande inerzia comunicativa. La riconoscibilità di un territorio ed il suo posizionamento sul mercato turistico internazionale sono condizioni raggiungibili solo dopo anni ed anni di lavoro costante e l’Abruzzo si trova oggi a poter utilizzare un unico brand, quello della “Costa dei Trabocchi”, un marchio nato quasi spontaneamente, sostenuto da iniziative di natura privatistica ed accompagnato da qualche rara legge regionale.
La linea costiera che demarca la “Costa dei Trabocchi” corre da Ortona a San Salvo, passando per San Vito Chietino, Rocca San Giovanni, Fossacesia, Torino di Sangro, Casalbordino e Vasto. Le bellezze naturalistiche ed i crescenti (ma ancora troppo spontanei) servizi al Turismo rappresentano una ricchezza di grande valore economico su cui sarebbe colpevole non investire, sia da parte degli Enti pubblici che degli operatori privati.
C’è da rimarcare l’insufficiente rete collaborativa dei più attori, nonostante il solo teorico accredito determinato da forme di associativismo dal sapore burocratico. E’ tempo che gli operatori economici del nostro territorio si riapproprino della piena titolarità della organizzazione dei servizi e della loro gestione, delle attività di cura e promozione e di sollecitazione e pressing su Enti territoriali e Regione Abruzzo.
La “Costa dei Trabocchi” deve diventare una realtà riconoscibile e forte, in cui una meritoria iniziativa, quale quella del Road show, rappresenti soltanto uno dei elementi di riconoscibilità e forza promozionale, e che coinvolga i titolati alla partecipazione, a cominciare da tutte le Amministrazioni comunali interessate, ancora troppo pigre e disattente, nella previsione della creazione di un brand almeno pari a quello dell’Argentario, delle Cinque Terre e della spiaggia siciliana di Mondello.