La notizia della sua scomparsa, in seguito ad un malore, ha fatto presto il giro della città ed è stata accolta con grande sconforto, in particolar modo nel mondo degli sportivi. Tonino Bevilacqua, 75 anni, era conosciuto da tutti e, negli ultimi anni, era diventato l’amico di tutti gli amanti della corsa. Impossibile non incontrarlo facendo qualche giro di pista alla Frana o partecipando a qualche manifestazione podistica nel territorio e non solo. La sua passione per la corsa, come ci aveva raccontato in un’intervista di qualche anno fa [LEGGI], era nata nel 1976 quando poi nacque, al Muro delle Lame, la Podistica Vasto. E, quando dei problemi alle cartilagini avevano indotto un medico a consigliargli di smettere con la corsa lui aveva risolto il problema iniziando a correre… scalzo.
Tonino Bevilacqua: scalzo o con le scarpe “l’importante è correre” – LEGGI
[ads_dx]E così, senza scarpe, Tonino ha partecipato a decine di appuntamenti suscitando sempre l’interesse e la curiosità dei podisti che lo incrociavano per la prima volta. L’Abebe Bikila vastese si era ritrovato poi, insieme a Nicola Delli Benedetti e Cesare Altieri, a far nascere il gruppo I Tapascioni che, in questi anni, ha aggregato decine di podisti amanti del “ritmo lento”. Tante sgambate, in ogni stagione e con ogni condizioni meteo, in cui Bevilacqua dispensava sempre consigli a chi gli stava accanto. “È stata una persona che ha lasciato davvero il segno – raccontano gli amici Tapascioni ripensando oggi al loro presidentissimo – , sempre pronto ad ascoltare e dire le parole giuste. Con lui abbiamo corso in tante città italiane e chiunque lo ha incontrato ne ha apprezzato l’onestà e la simpatia“.
A lui i Tapascioni avevano dedicato “La corsa di Tonino“, appuntamento estivo in cui tutti ne seguivano le orme correndo scalzi, anche se facilitati dalla sabbia [LEGGI]. Ed è a lui che oggi dedicano un semplice messaggio, “Tonino correrà in cielo”.
Domani, venerdì 1 giugno, alle 15.30 i funerali nella chiesa di San Giuseppe.