Era parzialmente incapace d’intendere e di volere nel momento in cui ha messo fuoco al distributore. Ha riconosciuto di aver commesso il reato, patteggiato un anno e 4 mesi, che trascorrerà in una casa di cura di Chieti.
Si conclude così il primo capitolo della vicenda giudiziaria di Fabio Valerio, il 42enne arrestato nel settembre dello scorso anno per il rogo doloso nel piazzale della stazione di servizio Eni di corso Mazzini, a Vasto.
Le fiamme erano state appiccate il 15 settembre, in pieno giorno, da un uomo che aveva introdotto nell’automatico 20 euro e poi aveva versato la benzina a terra, appiccando il fuoco. Il primo a intervenire per evitare il peggio era stato il benzinaio con un estintore, aiutato da alcuni dipendenti e clienti e da un volontario della protezione civile. L’autore del gesto era scappato in sella a un motorino che aveva rubato al momento. I carabinieri della Compagnia di Vasto, agli ordini del maggiore Amedeo Consales, erano partiti dalle immagini della videosorveglianza per avviare le indagini-lampo con cui erano risaliti, nel giro di poche ore, al 42enne, arrestato a Gissi.
[mic_dx]Interrogato, l’uomo aveva ammesso anche di aver bruciato, due giorni prima, il 13 settembre, una giostra a Vasto Marina. Al termine dell’interrogatorio, l’avvocato difensore, Fiorenzo Cieri, aveva chiesto per il suo cliente l’incidente probatorio: una perizia per accertare se l’indagato fosse capace d’intendere e di volere al momento in cui ha commesso i fatti. Ieri, dinanzi al giudice del Tribunale di Vasto, Italo Radoccia, il patteggiamento a un anno e 4 mesi per incendio doloso e furto. La pubblica accusa era rappresentata dal pm Gabriella De Lucia.
“E’ stato riconosciuto – commenta Cieri – il vizio parziale di mente per il mio assistito, che sconterà la pena nella casa di cura Villa Pini d’Abruzzo, dove lo stanno aiutando e sta già meglio. Una misura sanitaria necessaria connessa alla libertà vigilata che gli è stata concessa dal giudice. Valerio sarà sempre assistito dagli accompagnatori della struttura sanitaria”.
Il 5 luglio il processo per il rogo che ha distrutto la giostra nel luna park di lungomare Duca degli Abruzzi. “Anche per quell’episodio – annuncia il legale – patteggeremo la pena”.