E’ stato presentato ieri il progetto preliminare di fattibilità economica per il restauro della facciata della chiesa di Sant’Agostino. E dopo il nuovo volto dato alla torre di San Giovanni, gli Amici di Lancianovecchia ci riprovano e lanciano una nuova sfida portando l’attenzione su un altro gioiello del quartiere più antico della città.
La chiesa, risalente al 1266, è famosa per la sua facciata trecentesca lavorata a pierta, il rosone a ruota della fortuna decorato a foglie d’acanto e la lunetta del portale con il gruppo scultoreo della Vergine con il Bambino. L’opera di restauro sarebbe la prima ad interessare l’intera facciata; la sola lunetta, infatti, fu restaurata nel 1992.
L’interno è arricchito da un complesso ciclo di stucchi barocchi eseguiti nel XVIII secolo e da un’ampia cappella dedicata ai santi Simeone e Giuda Taddeo.
Il progetto, realizzato dallo studio Renzetti, punta a riqualificare l’intera facciata della chiesa tra opere di pulizie e qualche ricostruzione, sempre di comune accordo con Curia e Sovrintendenza alle Belli Arti.