“La Eco.Lan., essendo una società a capitale interamente pubblico, non può e non ha necessità di essere in competizione con alcuno”. Massimo Ranieri, presidente del consorzio di Lanciano che gestisce lo smaltimento dei rifiuti, interviene sul caso Vasto.
“L’affidamento dei servizi alla Eco.Lan, ovvero il cosiddetto affidamento in house – precisa in una nota – è una scelta politica che l’Ente compie, decidendo di non rivolgersi al mercato con una gara ad evidenza pubblica, bensì di ricorrere ad un’altra forma di affidamento prevista dalla normativa comunitaria e nazionale.
Rimango altresì stupito dai numeri espressi in termini di occupazione (numero dipendenti sulla commessa) non supportati da elementi oggettivi riscontrabili nei documenti ufficiali, quali ad esempio il bilancio di previsione della Pulchra 2018, asseverato dal revisore dei conti della società stessa, che evidenzia complessivamente 32 dipendenti strutturati e 19 interinali.
Quanto poi alla contrattualizzazione dei dipendenti, ben venga la volontà di stabilizzazione del personale, ma dal
momento che nei servizi pubblici locali gli operatori ecologici sono legati al servizio e non alla società, non si
capisce perché in questi anni si sia fatto stabilmente ricorso a personale interinale invece che procedere ex lege a
tutela dei diritti dei lavoratori.
Infine – sottolinea Ranieri – non posso non notare che solo oggi e solo a seguito dell’elaborazione di una proposta tecnica di riorganizzazione dei servizi per la città di Vasto da parte della Eco.Lan SpA, la Pulchra sia stata in grado di configurare una rimodulazione dei servizi con risparmi in favore dell’Ente e tanti saluti ai cittadini che negli anni hanno pagato, per giunta senza raggiungere gli obiettivi di legge previsti per la raccolta differenziata (57,6 % RD Vasto 2017 contro l’obiettivo minimo del 65%)”.