Festa del 25 Aprile col pontile chiuso a Vasto Marina. Sarà così anche il Primo Maggio.
E sulle responsabilità dei ritardi, una delle imprese che hanno sponsorizzato i lavori – e firmato il contratto che le impegna ad eseguirli – prende le distanze: “Non posso tollerare che ieri, 25 Aprile, sia stato fermato per strada da persone che mi hanno rinfacciato la chiusura del pontile”, è lo sfogo di Luigi Salvatorelli, titolare della MediaEdil, una delle tre società che si sono offerte di realizzare gratuitamente gli interventi di sistemazione attesi da quasi un decennio.
Ma i tempi potrebbero allungarsi, visto che, come ha dichiarato l’assessore ai Lavori pubblici, Giuseppe Forte, bisognerà consolidare i pilastri [LEGGI].
Gli sponsor – Lo scorso anno, l’amministrazione comunale ha intrapreso la strada della sponsorizzazione. Pubblicità in cambio di lavori gratuiti: le imprese che realizzano gratis le opere necessarie possono installare sulla struttura delle targhe col loro logo.
All’appello hanno risposto le tre imprese edili menzionate nel cartello che indica lavori in corso – MediaEdil (8mila 951 euro e 57 centesimi), Generale Costruzioni srl (6mila 430 euro e 47 centesimi) e De Francesco Costruzioni (68mila 191 euro e 98 centesimi – in realtà realizzati sono in minima parte (ripristino del cemento esterno di parte dei pilasti e tinteggiatura della parte esterna della passerella), nonostante sul cartello stesso siano indicate le date di inizio (6 novembre 2017) e fine (3 marzo 2018).
[mic_dx]”Non siamo responsabili dei ritardi” – Salvatorelli esibisce il contratto di sponsorizzazione firmato dalla Media Edil e dal Comune di Vasto, rappresentato dall’architetto D’Annunzio, dirigente municipale.
“Ho risposto al bando perché siamo un’impresa vastese e finanziare la sistemazione di un’opera come il pontile può dare lustro all’azienda.
Per la MediaEdil, l’impegno economico è di 8mila 951 euro e 57 centesimi per i lavori previsti dal contratto siglato l’11 ottobre 2017: apertura del cantiere con recinzione e cartellonistica, che abbiamo puntualmente fatto il 6 novembre 2017; realizzazione in malta per il livellamento del piano di calpestio al fine di permettere la posa della nuova pavimentazione; infine, pulizia della ringhiera.
Su tutto il resto – precisa l’imprenditore – non c’entriamo nulla. E lo dimostra ulteriormente il fatto che la cifra maggiore, 54mila euro, sia prevista per il rifacimento della pavimentazione in legno. Ma la somma per cui la MediaEdil si è impegnata è, da contratto, molto inferiore: come già detto, 8mila 951 euro.
Noi avremmo voluto assolvere ai nostri impegni mesi fa, ma non abbiamo potuto farlo per ragioni tecniche: il massetto in cemento va realizzato poco prima della posa in opera della pavimentazione, mentre la pulizia della ringhiera deve essere fatta al termine degli altri lavori, altrimenti la struttura, con il transito degli operai e lo spostamento dei materiali, si sporcherebbe di nuovo di cemento e polvere.
Da quasi sei mesi aspettiamo invano di sapere quando inizieranno i lavori per la pavimentazione. E non ci stiamo a passare per quelli che hanno causato questa chiusura prolungata del pontile. Ora, alla vigilia dell’estate, si pone un altro problema serio.
Iniziare oggi – sostiene Salvatorelli – significherebbe, per noi, dover portare betoniere e pala meccanica in spiaggia con i conseguenti rischi per la sicurezza delle persone, che già dai giorni scorsi hanno cominciato ad andare al mare. Lo stesso valga per la rimozione degli strati di ossido dalla ringhiera, per cui dovremo usare degli acidi. Inoltre, i tempi tecnici previsti dall’appalto sono di quattro mesi. Ora, anche accelerando il più possibile, non si riuscirebbe a terminare prima della fine dell’estate”.