“È una giornata memorabile, non soltanto perchè il Capo dello Stato ha voluto celebrare qui il 25 aprile, ma perchè è riuscito a tratteggiare con parole di straordinaria efficacia il contributo rilevantissimo che la Brigata Maiella e gli abruzzesi fornirono alla lotta di liberazione per l’Abruzzo e per l’Italia“. Con queste parole Giovanni Legnini, vice presidente del CSM, ha commentato la giornata vissuta dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella a Taranta Peligna e Casoli nel 73° anniversario della Liberazione.
Dopo la cerimonia all’Altare della Patria a Roma, il Capo dello Stato ha raggiunto in elicottero Lama dei Peligni e da qui si è recato al Sacrario della Brigata Maiella a Taranta Peligna dove ha reso omaggio ai caduti. In un clima di festa ha incontrato i sindaci presenti e i tanti bambini presenti fermandosi poi a salutare i tanti cittadini saliti al Sacrario. Tra loro anche chi ha combattuto con la Brigata Maiella durante la lotta di liberazione, come Raffaele Di Pietro e Arnaldo Ettore che ci hanno lasciato una toccante testimonianza [GUARDA IL VIDEO]. Nel teatro di Casoli è stato lo storico Marco Patricelli, dopo i saluti del sindaco e del presidente della Regione D’Alfonso, a ricordare la storia del gruppo di valorosi, guidati dai fratelli Troilo, che all’Abruzzo si spinse fino in Veneto per combattere al fianco degli alleati.
Profonde le parole del presidente della Repubblica che, come aveva fatto il suo predecessore Carlo Azeglio Ciampi, ha scelto l’Abruzzo per celebrare il 25 aprile nel ricordo di chi ha dato un contributo fondamentale in anni durissimi per il Paese. “Vi è una storia che non viene solo trasmessa ma testimoniata dal vostro impegno. Vi è un significato particolare nel ricordare la Liberazione qui in Abruzzo e sono lieto di poterlo fare. Celebrare qui la festa della Liberazione consente di raccontare le pagine di storia non sempre adeguatamente sottolineate e sconosciute scritte della Resistenza nel Mezzogiorno d’Italia”.