Erano poco più che maggiorenni quando hanno scelto di seguire la Brigata Maiella nella lotta di liberazione per l’Italia. Oggi, avvolti nel loro foulard tricolore, hanno vissuto intense emozioni nell’incontrare il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, oggi a Taranta Peligna e Casoli per il 73° anniversario della Liberazione.
LA VISITA DI MATTARELLA [LEGGI]
Raffaele Di Pietro, di Sulmona, e Arnaldo Ettorre, de L’Aquila, oggi hanno partecipato all’intensa giornata in cui l’Italia intera ha ricordato la Brigata Maiella e la loro azione importantissima accanto agli alleati. Ed è stata una giornata in cui i ricordi sono stati più forti. Raffaele porta ancora sul corpo i segni delle battaglie, Arnaldo si commuove nel ricordare i suoi amici aquilani uccisi dopo aver fatto scavar loro la fossa.
[ads_dx]“La rabbia di noi giovani era troppo forte. L’Italia era ridotta a un mucchio di macerie e non meritava questo”, raccontano. Dalla voce di Di Pietro poi il messaggio rivolto ai giovani “perchè conoscano ciò che è successo”. E c’è anche, da parte di Ettorre, il grazie a Mattarella per la sua visita e “l’in bocca al lupo per i prossimi impegni istituzionali, sperando che si risolva bene nell’interesse dell’Italia”. Un messaggio che di questi tempi, visti i grattacapi del presidente per la formazione del nuovo governo, non può che essere benaugurante.