Otto mesi per decidere. “La scelta andrà fatta entro quest’anno”, dichiara Francesco Menna, sindaco di Vasto. Prima della fine del 2018, il Comune dovrà determinare il futuro del servizio di raccolta differenziata e igiene urbana.
“Vendita delle quote pubbliche, previo bando europeo con diritto di prelazione del socio privato; affidamento in house del servizio” con possibile ingresso nel consorzio Ecolan, e “adesione all’Agenzia regionale Agir (autorità per la gestione integrata dei rifiuti urbani, n.d.r.), che però non è ancora entrata in vigore”: Menna ribadisce le tre opzioni già snocciolate nell’ultimo Consiglio comunale e in un comunicato stampa.
Ma attorno alla “trattativa che si è avviata con Ecolan”, come definisce questa opzione un comunicato ufficiale del municipio, si è concentrata l’attenzione del mondo politico negli ultimi giorni. Ecolan è un consorzio intercomunale che gestisce lo smaltimento dell’immondizia in 53 comuni della Frentania, del Sangro e dell’Ortonese-Marrucino.
Attualmente la differenziata a Vasto “raggiunge il 65% d’estate, il 62% nel resto dell’anno”, dice l’assessora all’Ambiente, Paola Cianci. “Il costo attuale è di 7 milioni di euro, comprensivi dei costi del Civeta relativi allo smaltimento. Perché non siamo riusciti a raggiungere per tutto l’anno la soglia del 65% stabilita dalla legge? La percentuale è in crescita. Bisogna tenere conto del dato iniziale: si era partiti dall’8-9% di differenziata”.
“Con una lettera del 28 febbraio 2018 – racconta Menna – ho chiesto disponibilità di adesione a Ecolan, che nel dare il suo assenso ha anche presentato una proposta, nella quale, insieme ad altri servizi, il consorzio si impegna a raggiungere entro il 2019 il 75% della raccolta differenziata, attività che può svolgere in house con un costo di 6 milioni 241mila 910 euro e 58 centesimi. Inoltre, abbiamo dato corso ad un incarico per la valutazione delle azioni Pulchra”.
[mic_dx]Nell’ipotesi della “eventuale alienazione”, il Comune ha fatto valutare la società mista, di cui detiene il 51% delle azioni, da una consulente, Adele Di Pietro, di Mirabella Eclano, in provincia di Avellino: “Nel pieno rispetto del bando, il costo del lavoro è stato pari a 8mila 500 euro e 45 centesimi e non a 26mila euro”, cifra che era stata ipotizzata dal centrodestra. La consulente ha consegnato all’amministrazione una relazione in cui si valuta nella cifra di “2 milioni 620mila 18 euro il valore della Pulchra e 1 milione 336mila 311 euro il valore della quota del Comune di Vasto”.
“Nella prossima settimana – annuncia Menna – intensificherò con gli uffici gli incontri con Ecolan e Pulchra per poter relazionare in Consiglio Comunale, organo competente ad assumere ogni decisione nel rispetto delle scadenze prossime. Il Consiglio comunale chiesto oggi dalle minoranze appare pertanto intempestivo e porterebbe solo ad una spesa considerevole per le casse del Comune che oggi andrebbe evitata. Metto a disposizione con effetto immediato tutta la documentazione e mi auguro un atteggiamento costruttivo da parte di tutti per una scelta condivisa nell’interesse della città”.
Opposizione convoca il Consiglio comunale – I nove consiglieri comunali di minoranza hanno “protocollato una richiesta di convocazione di Consiglio comunale straordinario e urgente”, comunicano in una breve nota Edmondo Laudazi, Davide D’Alessandro, Vincenzo Suriani, Alessandro d’Elisa, Guido Giangiacomo, Francesco Prospero, Alessandra Cappa, Dina Carinci e Marco Gallo. “A seguito delle tante bugie della coppia Menna e Lapenna sulle questioni inerenti Pulchra e Civeta, i nove consiglieri di opposizione, con assoluta compattezza, hanno protocollato una richiesta di Consiglio comunale straordinario e urgente con il seguente punto all’Odg: esame della situazione organizzativa e funzionale dei servizi di spazzamento, raccolta, trasporto e smaltimento dei rifiuti sul territorio comunale di Vasto e provvedimenti conseguenti”.