“È stata una serata davvero emozionante, davvero da ricordare”. Jacopo Ruffilli, 18enne vastese, ieri sera è stato tra i protagonisti di Os Quiero, spettacolo di flamenco di Antonio Marquez andato in scena al Teatro del Popolo di Colle Val d’Elsa, in Toscana. Marquez, punto di riferimento del flamenco contemporaneo, aveva selezionato alcuni giovani interessanti in occasione di Danza in Fiera a Firenze [LEGGI].
“Per la prima volta mi sono trovato sul palco con ballerini professionisti – racconta Jacopo a zonalocale – e all’inizio mi sentivo un po’ spiazzato e intimorito. Poi è prevalsa la concentrazione e la voglia di voler dare il massimo in scena. Prima dello spettacolo abbiamo avuto giornate di prova con sessioni di cinque ore al giorno. È stato faticoso ma, visto il risultato, dico che ne è valsa la pena”.
[ads_dx]Marquez ha messo insieme uno spettacolo sulle musiche del Bolero di Ravel e, nei vari passaggi, ha ballato insieme ai giovani allievi. “È stata un’esperienza molto interessante – sottolinea il 18enne vastese – perchè ho potuto apprendere tanto da Marquez. In questi anni ho fatto scuola di flamenco sempre con un’insegnante donna, Alessia Demofonti, e potermi confrontare con un maestro come lui mi ha dato molti spunti. Lui stesso, durante le lunghe sessioni, mi ha invitato ad osservarlo per apprendere da lui. Sono stato felice di ricevere i suoi complimenti e l’invito a non abbandonare la danza e continuare a seguire questa mia passione lavorando sodo“.
Ed è quello che intende fare Jacopo, che divide il suo tempo tra lo studio e il ballo. “Voglio portare avanti le mie due strade, quella dell’università e quella della danza. Il flamenco è lo stile che amo più di tutti, vorrei poterlo studiare in Spagna, senza però mettere da parte le altre discipline che sono utili per crescere”.
Ieri, intanto, ha raccolto i complimenti del pubblico e degli addetti ai lavori. “Mi ha fatto molto piacere perchè erano tutte persone che non mi conoscevano e quindi hanno potuto valutare senza condizionamenti la mia esibizione. Dopo questa bella avventura mi sento di dire grazie alla mia famiglia, che mi sostiene da sempre, alla mia insegnante Alessia Demofonti e ad Angiola Saraceni, diretttrice dellla Histon Ballet”.