“Una perizia fondamentale, quella commissionata a una professionista di Avellino dal Comune di Vasto e costata ben 26.000 euro, che però non è a disposizione di tutti i consiglieri comunali”.
Vincenzo Suriani (Fratelli d’Italia), presidente della commissione di Vigilanza del Consiglio comunale di Vasto, scrive al prefetto di Chieti, Antonio Corona, “denunciando la condotta del sindaco e dei funzionari comunali coinvolti e diffidando il Comune” perché, “nonostante la perizia estimativa sulla Pulchra SpA, anche a detta del sindaco Menna, sia arrivata in Comune ormai da diverse settimane, non viene fornita dagli uffici ai consiglieri di minoranza che la richiedono”, scrive in una nota l’esponente del centrodestra.
La lettera al prefetto – “Eccellenza – scrive Suriani nella missiva – con la presente sono qui a portarla a conoscenza di questa mia diffida ad adempiere nei confronti del Comune di Vasto, che, contraddicendo le più elementari norme di trasparenza e imparzialità della Pubblica Amministrazione, non sta fornendo ai consiglieri richiedenti la documentazione richiesta tramite accesso agli atti.
In data 27 marzo, infatti, richiedevo, in qualità di consigliere comunale, un documento (una perizia) su una società partecipata del comune di Vasto (la Pulchra Spa) che il Sindaco aveva annunciato alla stampa essere finalmente arrivata al Comune di Vasto, che l’aveva commissionata. La mia richiesta di accesso agli atti veniva protocollata regolarmente, con protocollo 16986, in data 27 marzo 2018″.
Nella lettera al prefetto, il rappresentante di FdI dice si aver chiesto nuovamente una copia della perizia il 4 e il 9 aprile, Suriani chiede “di garantire il diritto pieno e incondizionato di accesso agli atti dei consiglieri comunali, che viene procrastinato ormai da quindici giorni, nonostante queste carte evidentemente siano indispensabili per l’espletamento del mandato, in vista del Consiglio Comunale dell’11 aprile.
Tale diritto di accesso, oltre che pieno e incondizionato, si prefigura anche come diritto tempestivo, e non subordinato alla presenza e alla volontà del funzionario di turno, nè a continui rimpalli tra Segretario Generale e uffici che, ci consenta, non è tollerabile nel momento in cui basta la trasmissione di una semplice mail contenente la perizia”.
Suriani si appella al prefetto, “diffidando l’amministrazione comunale per un pronto adempimento e per un miglioramento doveroso delle procedure di accesso agli atti da parte dei consiglieri comunali – che non possono essere suddivisi tra consiglieri di maggioranza e minoranza – confido in un Suo intervento perchè ci vengano prontamente forniti tutti i documenti, gli atti e le informazioni che richiediamo”.
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