“Un possibile caso di conflitto di interessi emerso in aula, durante la votazione del bilancio di previsione del Comune di Vasto 2018-2020″. Chiedono chiarimenti al sindaco, Francesco Menna, i sei consiglieri comunali della coalizione centrodestra-movimenti civici dopo la seduta del 22 marzo scorso, in cui è stato approvato l’indispensabile documento contabile.
Vincenzo Suriani (Fratelli d’Italia), Alessandro d’Elisa (Gruppo misto), Davide D’Alessandro (Vasto duemilasedici), Guido Giangiacomo (Forza Italia), Edmondo Laudazi (Il nuovo Faro) e Francesco Prospero (Progetto per Vasto),ricordano che “il consigliere Marco Marra, alla scadenza del suo mandato da assessore, nell’agosto 2016, è stato assunto dal Consorzio Matrix, ottenendo in seguito un contratto a tempo indeterminato; il Consorzio Matrix, attraverso la società Pianeti Diversi e diverse altre ragioni sociali consorziate, gestisce diversi appalti importanti per conto del Comune di Vasto, tra cui l’asilo nido San Paolo, nonché il cosiddetto Sprar per l’accoglienza dei migranti, di cui più volte si è occupato il consiglio comunale durante l’amministrazione Menna; per tutti gli appalti riguardanti i servizi gestiti dal consorzio Matrix sono iscritte poste contabili nel bilancio di previsione approvato, anche col voto del consigliere Marra, nella seduta di consiglio comunale del 22 marzo 2018″.
“Fin dagli albori delle normative sugli enti locali (si veda il regio decreto 148 del 1915) veniva stabilito che gli amministratori locali, seppure in potenziale conflitto di interesse si dovevano astenere ‘dal prendere parte alle deliberazioni riguardanti liti o contabilità loro proprie e verso i corpi cui appartengono’; tali disposizioni sono state costantemente ripetute, con diversa formulazione ma con analoga sostanza in tutta la normativa diretta, nel prosieguo del tempo, a disciplinare l’ordinamento degli Enti locali, fino al testo unico degli enti locali 267 del 2000; anche l’art.78 del Tuel (testo unico degli enti locali, n.d.r.) 267/2000 ribadisce la ratio che obbliga all’astensione dalla votazione e dalla discussione, tutti gli amministratori che si trovino in condizione, seppur potenziale, di conflitto con gli interessi propri o dei loro congiunti fino al quarto grado di parentela”.
[mic_dx]Secondo i rappresentanti dell’alleanza centrodestra-movimenti civici, “non è da escludere che, al di là del caso del consigliere Marra, assunto a tempo indeterminato dal Consorzio Matrix, esistano altri consiglieri comunali che hanno congiunti che lavorano per il medesimo consorzio cooperativistico”.
Nell’interpellanza rivolta al primo cittadino, i sei consiglieri comunali chiedono: “se la partecipazione alla votazione sul bilancio del consigliere di maggioranza, dottor Marco Marra, non abbia violato il Tuel 267/2000 o qualsiasi altra norma vigente in materia di conflitto di interessi per gli amministratori locali; se questa partecipazione al voto del consigliere Marra, dipendente a tempo indeterminato di società appaltatrice di servizi, non pregiudichi la validità della delibera di approvazione del bilancio di previsione 2018-2020; se, al di là delle conseguenze legali di questa mancata astensione, il sindaco ritenga opportuna la partecipazione al voto di un dipendente in possibile conflitto tra gli interessi del Consorzio Matrix, per cui lavora, e quelli dell’amministrazione comunale di Vasto; se, oltre al dipendente Marco Marra, esistano altri amministratori locali che hanno parenti o congiunti entro il quarto grado di parentela, assunti dal Consorzio di Cooperative Matrix tramite le cooperative ad esso consorziate”.