“In qualità di segretario del Consiglio di Presidenza, ho deciso di rinunciare all’indennità di funzione, pari a 2.222,86 euro mensili. Si tratta di oltre 26 mila euro l’anno, più di 133 mila euro per l’intera legislatura”. Lo annuncia Gianluca Castaldi, senatore del Movimento 5 Stelle, sul suo profilo Facebook.
“Questo taglio si andrà ad aggiungere a quello che riguarda il mio ordinario stipendio da senatore.
E’ una piccola cosa rispetto ai grandi problemi economici che affliggono il Paese, ma – sostiene il senatore di Vasto – è un segnale culturale importante, un modo per dire agli italiani che le cose stanno davvero cambiando.
Svolgerò con onore e disciplina il mio ruolo, fino alla fine del mio secondo e ultimo mandato”.
Alle indennità aggiuntiva spettante a chi viene eletto negli uffici di presidenza del Parlamento avevano rinunciato, nei giorni scorsi, anche altri due pentastellati: il neo presidente della Camera, Roberto Fico, e la vicepresidente del Senato, Paola Taverna.
Castaldi interviene anche sul ritorno alle urne in Abruzzo, dopo che il presidente della Regione, Luciano D’Alfonso, è stato eletto senatore, carica incompatibile con quella di governatore: “Si vada al voto il prima possibile, la situazione attuale è inaccettabile”.