Con il Giovedì Santo, siamo ormai nel vivo nella Settimana Santa che a Lanciano si identifica completamente con i riti che vengono perpetrati e gelosamente custoditi dall’Arciconfraternita Morte e Orazione, sotto la protezione di San Filippo Neri, che ha sede nella chiesa di Santa Chiara, in corso Roma a Lanciano.
L’Arciconfraternita muove i suoi primi passi nella seconda metà del 1500, quando un gruppo di ‘galantuomini’ decide di unirsi per dare una degna sepoltura a quanti in quegli morivano a causa della peste. Nel 1608 c’è poi l’aggregazione alla chiesa madre di Roma.
Così possiamo dire che l’Arciconfraternita vive ed è attiva a Lanciano da oltre 400 anni, ma è dagli anni ’70 che prende le forme e sembianze di quel sodalizio che oggi abbiamo imparato a conoscere ed amare.
Ed è proprio dagli anni ’70 che Alessandro De Rosa, confratello da 44 anni, è entrato in questa grande famiglia. E a lui abbiamo voluto chiedere ricordi, le emozioni di quando indossa l’abito, l’amore, l’appartenenza ed il coinvolgimento che sente, ancora invariati dopo 44 anni. Per un sodalizio che, nonostante i tempi siano irrimediabilmente cambiati, continua ad attrarre giovani e ad affascinare un’intera città che durante la Settimana Santa si raccoglie attorno ai confratelli ed al cireneo scalzo, illuminata solo dal chiarore delle fiaccole.