Erano in quarantamila a Foggia, sfidando la pioggia e il freddo, a marciare con Don Luigi Ciotti nella 23ª Giornata della memoria e dell’impegno nel ricordo delle vittime innocenti delle mafie organizzata da Libera. La città pugliese era la piazza principale della manifestazione che, in oltre 4mila luoghi tra Italia, Europa e Sud America, ha coinvolto un milione di persone nel gridare un forte ‘no’ ad ogni forma di criminalità mafiosa e ribadire il necessario bisogno di legalità. Tutto questo nel ricordo delle persone che hanno perso la vita per mano delle associazioni criminali e che sono state ricordate, una per una, scandendo il loro nome. Un elenco lungo 972 nomi che non fa distinzione di nord e sud del Paese, di età, di sesso e che è la dimensione della brutalità delle associazioni di stampo mafioso.
“Qui oggi piove ma è comunque la primavera: ci sono migliaia e migliaia di giovani, adulti e associazioni che stanno camminando insieme – ha detto nel suo discorso Don Ciotti -. Il cambiamento ha bisogno di tutti. Lo chiediamo alla politica, alle istituzioni, ma dobbiamo chiederlo anche a noi stessi come cittadini. Oggi non è solo un evento, è un momento di riflessione, di incontro, è una memoria viva, fatta di impegno e di responsabilità. Il problema non sono le mafie ma siamo noi. Dobbiamo reagire, bisogna aver coraggio, il coraggio delle denunce. Non bisogna lasciare soli i familiari delle vittime ma non lasciare soli neanche chi denuncia. Ci vuole continuità, ci vuole speranza. E ci vuole collaborazione con le istituzioni”.
[ads_dx]Gli scout in marcia. Una quarantina di scout del gruppo Agesci Vasto 1 hanno scelto quest’anno di partecipare all’appuntamento pugliese, accompagnati dai loro capi, cogliendo l’opportunità della vicinanza con Foggia. I ragazzi, dai 14 ai 20 anni, hanno svolto un percorso nelle settimane precedenti e hanno vissuto un momento di condivisione con centinaia di scout pugliesi nella sera del 20 marzo in una veglia nella chiesa di Sant’Alfonso dei Liguori a cui ha partecipato anche Don Ciotti. Il presidente di Libera ha ricordato la nascita dell’associazione contro le mafie e lo stretto legame dell’Agesci, tra i promotori di Libera. Poi, nella marcia, una parte dei ragazzi ha avuto l’opportunità di stare a stretto contatto con i familiari delle vittime fino al raduno di piazza Cavour.
Le scuole in marcia. La cultura della legalità deve partire dalle scuole ed erano tanti gli studenti presenti ieri a Foggia. Da Vasto sono arrivati gli studenti della 2ª A Elettronica e Trasporti dell’IIS Mattei e gli studenti della 2ª A della scuola media Paolucci. Guidati dalla professoressa Maria Grazia Ronzitti stanno svolgendo dallo scorso anno un percorso di Cittadinanza Attiva legato alle mafie e alle vittime innocenti. Quella di ieri per loro è stata una giornata caratterizzata da “sveglia all’alba, tanto freddo, pioggia. Ma è valsa la pena essere qui, perché, come ha detto Don Ciotti, ognuno deve fare la propria parte e, se ci sono mafie e corruzione, è anche colpa nostra, di chi non si mette in gioco. Noi siamo ragazzi e possiamo fare questo: informarci, partecipare, crescere nell’onestà, essere i testimoni che raccolgono l’esempio di chi ha combattuto le mafie e a nostra volta essere esempio per chi è indifferente. Noi siamo qui e vogliamo che ci sia anche lo Stato, come c’era scritto in un cartello che ci ha colpito”.
Nel video il racconto della giornata con le immagini e le parole di quattro scout di Vasto, di Don Luigi Ciotti e di Pietro Grasso.