“I giovani non hanno bisogno di misure assistenzialistiche, i giovani cercano opportunità e cercano di essere protagonisti nella nostra società“. Suor Alessandra Smerilli, religiosa, economista e docente universitaria vastese, ha catalizzato l’attenzione ieri sera a Di Martedì, programma condotto da Giovanni Floris su La7, dove si è analizzata la situazione politica del nostro Paese in questa convulsa fase post elettorale.
In questi giorni in cui non si riesce ancora a capire chi governerà l’Italia, suor Alessandra parla di responsabilità. “Responsabilità mi fa venire in mente rispondere, dare risposta. In questo momento in cui il Paese, e credo che il voto l’abbia dimostrato, è in un momento tra rabbia, paura e speranza, responsabilità vuol dire garantire un governo a questo Paese. Non perdiamo tempo perchè non ne abbiamo molto“.
Anche lei rivolge un accorato appello, “anche se non sono Mattarella”, dice sorridendo. “Gli elettori si sono espressi, siamo nella situazione in cui siamo, abbiamo bisogno non di pensare il governo che vorremmo ma abbiamo bisogno di chiedere al governo quali sono le risposte urgenti che oggi devono essere date. Se io fossi Mattarella – sottolinea – metterei la lista delle cose urgenti di cui il Paese ha bisogno e chiederei a ognuno come ti comporteresti”.
[ads_dx]Le cose urgenti di cui l’Italia ha bisogno “le sappiamo, ce le ricordiamo e lo abbiamo visto anche dal voto. Un Sud che si sente lasciato indietro dove ci sono enormi problemi. C’è uno studio Istat, ci sono gli studi Caritas, c’è uno studio della Banca d’Italia sulla povertà delle famiglie in Italia ed è la prima volta, dal dopoguerra, che abbiamo l’incidenza della povertà, sia assoluta che relativa, più alta tra i giovani che tra gli anziani. I giovani sono i più a rischio in questo momento. Vogliamo continuare a guardare chi deve avere potere o ci vogliamo metterci a servizio?“.
Ecco che per l’economista vastese “servono risposte più che nette ma sono risposte che non possono essere troppo semplici di fronte ad una realtà complessa. Questo lo dobbiamo capire e dobbiamo anche capire che dobbiamo imparare a comunicare meglio alcune cose. Tanto c’è già in atto e tanto si può fare. Reddito di cittadinanza non può essere uno slogan, è qualcosa di molto più complesso e va interfacciato con la questione lavoro. I giovani non hanno bisogno di misure assistenzialistiche, i giovani cercano opportunità e cercano di essere protagonisti nella nostra società“.
Prima della chiusura il suo ultimo appello, intanto perchè “speriamo di andare sempre verso il meglio e non verso il meno peggio”, come oggi si sente ripetere da più voci. “La politica è importante – sottolinea Alessandra Smerilli – . I mercati possono non essere maledetti – dice citando il suo libro Benedetta economia – ma essere a servizio. È importante ricordare che c’è un altro pilastro importante in Italia che è la società civile. Una buona politica deve farsi alleate di tutte le forze buone che nel Paese stanno cercando di dare risposte“.