Il lucchetto rotto, il telo tagliato, il forte odore di benzina e una scritta inequivocabile sul bancone del locale: “Ti potevo mette fuoco“. È questa la brutta sorpresa che Nicola Antenucci ieri mattina ha trovato al suo arrivo nel locale che sta ristrutturando in via Marrucina a Cupello, l’ex Cafè Madame.
L’inquietante episodio è avvenuto nella notte tra mercoledì e giovedì. Qualcuno ha rotto il lucchetto che chiudeva il cancello sulla via principale del paese, ha tagliato il telo di protezione della veranda dove sono riposti in attesa della fine dei lavori il bancone-frigo dei gelati e altri mobili e ha buttato della benzina a terra. Poi, è andato all’interno del locale e con un pennarello ha scritto a chiare lettere: “Sti calm. Ti potevo mette fuoco“. “Ti potevo mette fuoco“, una forzatura dialettale per rendere ancora più esplicito e crudo l’avvertimento.
La scritta ha tutta l’aria di un eloquente messaggio intimidatorio nei confronti del 29enne che ha deciso di mettersi in gioco con questa nuova avventura lavorativa. “È una chiara intimidazione. Non ho idea di chi possa essere stato – dice Antenucci a zonalocale.it – La vecchia gestione ha chiuso il 31 dicembre, io vorrei aprire a Pasqua. È stata una brutta, brutta, sorpresa”.
[ant_dx]Subito dopo la scoperta, il giovane cupellese ha chiamato i carabinieri. Una pattuglia da Vasto è arrivata sul posto per fare i necessari rilievi. In tarda mattinata si è recato in caserma. È difficile che qualcuno abbia visto, sul cortile interno del locale affacciano solo le finestre del municipio in ristrutturazione, ovviamente chiuso di notte; nella zona non ci sarebbero videocamere.
Durante la stessa notte, a poche centinaia di metri, vicino la chiesa, sono stati rotti due finestrini di un’automobile posteggiata. Non si sa per ora se i due episodi sono collegati.
Mentre proseguono i lavori di ristrutturazione, Antenucci ripete e assicura: “Sì, è stata una brutta sorpresa, ma non mi faccio intimidire da balordi, vado avanti”.
[L’APPELLO DEL SINDACO]
[LE INDAGINI]