Dopo avere tentato, con alterne fortune, di dare slancio al mercato del lavoro attraverso la strada degli incentivi a carattere temporale – il primo riferito alle assunzioni/stabilizzazioni eseguite nel 2015 e il secondo a quelle effettuate nel 2016 – quest’anno l’esecutivo ha cambiato rotta e ha proposto una misura strutturale e a più ampio respiro per aiutare l’occupazione, in particolare, quella giovanile.
Si tratta del più significativo intervento di sistema dopo l’uscita di scena (dal 1° gennaio 2015) degli incentivi previsti dalla legge 407/1990, apprezzati e utilizzati dalle aziende.
La nuova agevolazione contributiva, che non riguarda i contributi destinati Inail ( per capirci quelli destinati all’infortunistica e sicurezza sul lavoro ), ha una durata massima di 36 mesi e prevede l’abbattimento del 50% degli oneri previdenziali a carico del datore di lavoro entro il tetto massimo di 3mila euro annui, mensilizzati ai fini del calcolo (250 euro per 12 mensilità).
Tutto ciò trova la previsione nei commi da 100 a 108 e 113-114 art. 1 della legge 205/2017 (Legge di stabilità 2018)
La previsione di legge è indirizzata a tutti i datori di lavoro privati ivi compresi quelli del settore agricolo presenti su tutto il territorio nazionale, mentre i lavoratori destinatari di tale incentivo sono tutti quelli assunti a tempo indeterminato con età fino a 34 anni compiuti ( e 364 giorni ), (dal 2019 29 anni e 364 giorni) con esclusione dei contratti in apprendistato, lavoratori domestici e dirigenti.
Per i contratti in apprendistato è prevista l’agevolazione nel caso di mantenimento in servizio del lavoratore al termine del periodo di apprendistato realizzatosi dopo il 31\12\2017, allo stesso tempo vengono incentivati le trasformazioni dei contratti a tempo determinato trasformati in contratti a tempo indeterminato.
Ultima ipotesi trattata dai commi in riferimento riguarda l’assunzione di giovani che ne sei mesi precedenti abbiano svolto presso lo stesso datore di lavoro attività di alternanza SCUOLA – LAVORO o periodi di apprendistato per la qualifica e il diploma professionale, diploma di istruzione secondaria superiore, il certificato di specializzazione tecnica superiore o periodi di apprendistato in alta formazione.
Passando alle condizioni oggettive per l’applicazione dell’agevolazione è bene rimarcare che vanno rispettate tutte le condizioni per la fruizioni delle agevolazioni contributive e fatto determinate che limita l’applicazione di questa agevolazione e che i giovani non devono avere mai avuto in precedenza un rapporto di lavoro a tempo indeterminato.
Il comma 893 articolo 1 sempre della legge 205\2017 si occupa della riapertura delle agevolazioni previste per l’assunzione nel Mezzogiorno e dei giovani NEET condizionando l’applicazione all’emanazione di un decreto a cura ANPAL avvenuto in data due gennaio 2018 .
Il decreto disciplina l’incentivo occupazione Mezzogiorno (BASILICATA, CALABRIA, CAMPANIA, PUGLIA, SICILIA, ABRUZZO E MOLISE) rivolto a tutti datori di lavoro che assumono (senza esservi tenuti) a tempo indeterminato dal 1° gennaio al 31 dicembre 2018 soggetti disoccupati (art. 19 dlgs 150\2015), siano di età compresa tra 16 e 34 anni, abbiano più di 34 anni e siano privi di un impiego retribuito da almeno sei mesi, l’agevolazione è prevista anche per le trasformazioni dei rapporti di lavoro da tempo determinato a tempo indeterminato.
Sono esclusi i rapporti di lavoro in ambito domestico ed i contratti di apprendistato diversi da quello professionalizzante.
La misura agevolativa spetta per un anno dall’assunzione ed è in misura totale dei contributi fino ad un limite annuo di € 8.060,00 ed è frazionabile per i rapporti di lavoro a tempo parziale
Nelle prossime news parleremo degli altri principali incentivi per l’assunzione dei lavoratori, veramente tanti, previste da leggi già consolidate nel tempo.
Rag. Luigi Sabatini