Cinquecentocinquantamila euro per ristrutturare il terminal bus di Vasto. Il capolinea di via dei Conti Ricci entrerà del sistema regionale delle autostazioni, previsto dal Master Plan Abruzzo, il documento che comprende le infrastrutture pianificate dalla Regione Abruzzo e i relativi finanziamenti statali.
E’ stata sottoscritta stamani, nella Sala del Gonfalone del municipio, la convenzione tra la Tua (società unica abruzzese di trasporto) e il Comune di Vasto. Il sindaco, Francesco Menna, e il presidente della concessionaria dei trasporti pubblici regionali, Tullio Tonelli, hanno firmato il protocollo d’intesa che dà il via libera alla riqualificazione del terminal, inaugurato negli anni Novanta, ma rimasto privo di superficie coperta adeguata al riparto di tutti i passeggeri e di sala d’attesa.
Alla firma, oltre a Menna e Tonelli, erano presenti il presidente della Regione Abruzzo Luciano D’Alfonso, il consigliere regionale Mario Olivieri, il direttore generale della Tua, Giuseppe Alfonso Cassino, il direttore tecnico, Michele Valentini, il vicesindaco di Vasto, Giuseppe Forte, l’assessore alla Mobilità sostenibile e ai Trasporti, Paola Cianci, il dirigente di settore, Michele D’Annunzio, e il funzionario municipale Luca Mastrangelo.
“Si tratta di un’opera strategica – si legge in una nota del municipio – per una città turistica come Vasto che ha come l’obiettivo quello di adeguare il servizio di trasporti ai tempi e alle esigenze dei cittadini, dei turisti, degli studenti e dei lavoratori pendolari soprattutto in termini di accoglienza e sicurezza al momento dello scalo.
Gli interventi previsti contribuiranno a rendere la mobilità maggiormente sostenibile in quanto finalizzate alla razionalizzazione e al decongestionamento del traffico stradale, alla realizzazione di uno scambio intermodale dei servizi di trasporto pubblico locale urbani, interurbani e linee a lunga percorrenza, lo scambio intermodale con il traffico veicolare, privato ed elettrico”.
Comitato trasporti – “In prossimità ormai di elezioni, è nostro interesse richiamare l’attenzione di tutti sulla situazione del trasporto pubblico in Abruzzo e più precisamente nell’area del Vastese. Le attenzioni alle necessità di questo territorio risultano da qualche decennio trascurate, in tema di trasporti e viabilità, ma non solo”. Lo afferma in una nota il Comitato trasporti del Vastese, costituitosi il 16 dicembre 2017.
“Il trasporto pubblico locale rappresenta nella nostra regione un importante voce di bilancio, il più importante forse dopo quello della sanità. Non solo diritto alla mobilità, ma ad una mobilità sostenibile ed efficiente che sia funzionale alle esigenze della comunità vastese: questo per il comitato trasporti la politica aveva ed avrà l’obbligo di assicurare non con parole e promesse ma con i fatti. Purtroppo le condizioni delle infrastrutture e dei trasporti in queste aree interne alla regione evidenziano tutt’altra realtà: il diritto alla mobilità e libera circolazione è chiamato quotidianamente a fare i conti con strade disastrate ed in alcune area inesistenti, nelle quali sono chiamati a circolare autobus vecchi, rumorosi e sporchi dove ci piove dentro, non funzionano i sistemi di climatizzazione e riscaldamento, hanno sedili rotti, hanno infiltrazioni d’aria dai finestrini e dalle porte, che spesso non si chiudono e necessitano di essere chiuse manualmente, eccetera”.
Il comitato chiede controlli da parte della Regione, perché “i pendolari ed il personale impiegato sugli autobus debba sopportare non solo la carenza dei comfort minimi necessari, ma anche carenze più gravi e pericolose connesse con la sicurezza dell’esercizio, facendo i conti con i frequenti guasti tecnici” e “il paradosso è che fruire di questo sistema di trasporto obsoleto ed inefficiente risulta anche difficile in certi casi, poiché l’utente deve fare i conti” anche “con l’assenza della pubblicazione di orari nelle fermate, assenza di fermate e fermate pericolose, corse non sempre garantite”.
I pendolari lamentano anche “i continui rincari che anno dopo anno si susseguono. A tal proposito ci teniamo a ricordare a tutti i viaggiatori, che il pagamento del titolo di viaggio costituisce elemento contrattuale tra il vettore e l’utenza, a fronte del quale la mancata o non adeguata e puntuale erogazione del servizio da parte del concessionario pubblico-privato, può generare un inadempimento gravissimo degli obblighi contrattuali, con possibile richiesta di risarcimento danni da parte dell’utente, che invece è stato abituato a percepire i continui disagi e disservizi come la normalità ed a subirne rassegnato gli effetti.
Noi del comitato chiediamo a tutti quei politici di cui in questi giorni ne vediamo i bei volti sorridenti e promettenti, in quanti di voi avete mai utilizzato un autobus fra quelli che sono impiegati per lo svolgimento dei servizi nella nostra entroterra abruzzese ma anche molisana? E quanti di essi ne hanno percorso la rete stradale o meglio le mulattiere che la contraddistinguono”.
“Pendolari dimenticati” – Il Comitato ricorda anche la vicenda di “coloro che nessuno vede e considera ma che esistono e sono i lavoratori della Fca e dell’indotto di Termoli. Ad essi nessuno è disponibile ad erogare quel cosiddetto servizio minimo garantito, previsto da norme legislative di cui per altro questa regione deve ancora dotarsi. Essi non possono lamentare risposte negative da parte della politica, poiché mai sono stati considerati. Ogni giorno numerosi lavoratori di Vasto e San Salvo sono costretti ad utilizzare le proprie auto per raggiungere il posto di lavoro”, oppure a utilizzare il bus che parte da San Salvo Marina e che non basta a soddisfare l’intera utenza. “Le numerose istanze di questi lavoratori sono rimaste incredibilmente inascoltate dalla politica regionale, nonostante i numeri dimostrino che da soli essi garantirebbero l’istituzione di un servizio ad hoc”.
Dopo le elezioni politiche e regionali “utilizzeremo tutti gli strumenti di confronto e dialogo necessari per una giusta soluzione, quello stesso dialogo e confronto auspicato fin qui anche recentemente con il consigliere delegato ai Trasporti rimasto inascoltato”.