Incaricato il medico che eseguirà la perizia su Fabio Di Lello: la Corte d’Assise d’Appello dell’Aquila ha nominato il professor Renato Ariatti.
Sarà lui ad accertare se, al momento dell’omicidio di Vasto, l’ex calciatore era capace d’intendere e di volere.
Di Lello sta scontando a Lanciano i trent’anni di carcere che gli sono stati inflitti in primo grado, il 24 marzo 2017, dalla Corte d’Assise di Lanciano per la morte di Italo D’Elisa, 21 anni, che il panettiere vastese ha confessato di aver ucciso il 1° febbraio di un anno fa, in viale Perth, con tre colpi di pistola, ritenendolo responsabile della morte della moglie, Roberta Smargiassi, 34 anni, avvenuta nel luglio 2016 in un incidente tra l’auto dello stesso D’Elisa e lo scooter della giovane all’incrocio tra corso Mazzini e via Giulio Cesare. Per quel drammatico episodio, il 21enne era indagato con l’accusa di omicidio stradale.
La Corte ha fissato le prossime date: entro il 20 maggio, il consulente dovrà consegnare la perizia, il 24 l’udienza.