Giovedì 22 febbraio alle 17.30 il saggio di Antonio Torquato Lo Mele, Il disegno infantile nell’arte e nel pensiero visivo (Gangemi Editore) sarà presentato presso l’Agenzia per la promozione culturale di Vasto in via Michetti. A parlarne con l’autore sarà l’archeologa Giulia Aimola. Porterà il suo saluto Tania Del Signore, responsabile Apc Vasto, mentre il coordinamento dell’evento sarà affidato alla presidente Club per l’Unesco di Vasto, Bianca Campli.
Il libro nasce da una serie di studi compiuti dall’autore nell’ambito della sua attività artistica e professionale come architetto, designer e studioso di grafica infantile. Lo Mele, che per vent’anni ha insegnato all’Istituto d’Arte di Vasto, analizza in maniera approfondita la grafica dei bambini dai due agli otto anni e ne indaga i rapporti con l’arte del XX secolo e il pensiero visivo. Il suo libro è un testo divulgativo, ma anche, all’occorrenza materiale universitario per arricchire la riflessione scientifica sul carattere stesso del disegno infantile. Soprattutto, fornisce chiavi di lettura capaci di entrare nel percorso sinergico tra produzione grafica dei bambini e strutture iconografiche degli artisti indagati: Mirò, Fontana, Picasso, Klee, Steiner, Beuys e tanti altri.
“Il tratto dei bambini – spiega l’autore – non si giustifica in quanto destinato a trasformarsi in disegno ‘corretto’ dal punto di vista del realismo visivo, adulto. Esso semplicemente ‘appare’ in una certa età dell’uomo che siamo abituati a chiamare infanzia. Poi scompare per far posto ad altre stagioni. In un’epoca in cui la pratica della parola ha preso il sopravvento e ogni altro linguaggio è stato relegato in un mondo specializzato tracce dell’originario pensiero visivo rimangono intatte quasi solo nell’universo dei bambini, che riescono a mettere i loro segni al servizio del significato. Volendo ricorrere ad una metafora, oggi viviamo un po’ tutti, purtroppo, in una forma di analfabetismo visivo dalle evidenti ricadute sociali e culturali. Siamo orfani della semplice matita”.