È stato conferito ieri l’incarico al perito antropometrico Maurizio Cusimano che dovrà ricostruire la fisionomia dei soggetti ripresi nella gioielleria Sarni Oro di Vasto e stabilire se compatibile con i profili di Berardino D’Aloia e Luigi Ermanno Bonaventura, due delle quattro persone arrestate per il colpo messo a segno l’11 maggio del 2016 [LEGGI].
D’Aloia, di San Severo, fu il primo a essere arrestato [LEGGI]. Secondo la ricostruzione dei carabinieri, insieme a Bonaventura, Alessandro Colapietra e Vincenzo Pietro Nardino entrò in azione la sera di due anni fa nel centro commerciale Insieme per derubare l’oreficeria. La banda fece irruzione armata di una pistola semiautomatica e attrezzi da scasso e con i volti travisati da maschere di carnevale.
[ant_dx]In pochi minuti ripulirono gli espositori della gioielleria seminando il panico tra commesse e clienti; uno di questi fu colpito con la pistola alla testa perché stava parlando al telefono e fu sospettato chiamare le forze dell’ordine. Il bottino fu di mezzo milione di euro e l’auto usata per la fuga fu ritrovata bruciata tra i campi di Vasto.
Il prossimo 17 maggio, Cusimano depositerà la perizia disposta per i due (difesi dagli avvocati Antonino Cerella, Giuseppe Mario Casale e Luigi Marinelli). Per Colapietra e Nardino, invece, il processo con rito ordinario inizierà il 17 aprile.