Non ci fu lottizzazione abusiva. Assolti con formula piena i titolari dell’impresa Edilsette Mare e due dirigenti del Comune di Vasto cinque anni dopo il sequestro del complesso residenziale Il Giardino, in contrada San Tommaso, nella parte meridionale della riviera di Vasto Marina.
I 36 appartamenti erano stati sequestrati nel 2013. Sotto inchiesta erano finiti gli imprenditori edili Giovanni Cirotti e Nicola Natale e i dirigenti municipali che, nel periodo di riferimento, si erano avvicendati al vertice del settore Urbanistica del Comune di Vasto: Michele D’Annunzio, che aveva rilasciato il primo permesso a costruire, e Alfonso Mercogliano, che aveva firmato i successivi permessi in variante.
Tar e Consiglio di Stato – La questione era finita anche dinanzi alla magistratura amministrativa, perché l’impresa aveva contestato la legittimità di una delle nuove norme tecniche di attuazione del Piano regolatore: la regola che non consentiva, in quella zona compresa tra la statale 16 e la pista ciclabile di Vasto Marina, l’edilizia residenziale, ma solo quella turistica. Il Tar di Pescara aveva dato ragione alla Edilsette. La sentenza dei giudici pescaresi era stata poi confermata anche dal Consiglio di Stato, che aveva respinto il ricorso presentato dal Comune di Vasto.
Il Tribunale monocratico – Nel processo penale, erano coinvolti i due titolari dell’impresa, assistiti dagli avvocati Luigi Guidone di Vasto e Pier Michele Quarta di Pescara, e i due dirigenti pubblici, difesi dai legali Giuseppe Gileno e Alessandra Cappa.
Mercoledì la sentenza del giudice Italo Radoccia, che ha assolto tutti e quattro perché il fatto non sussiste. “E’ stato accertato – commenta Alessandra Cappa – che non ci fu lottizzazione abusiva e che, in quella zona, è consentita l’edificazione non solo turistico-ricettiva, ma anche residenziale”.