Dopo l’incontro con il direttore generale della Asl di Lanciano-Vasto-Chieti, Pasquale Flacco, i rappresentanti del Comitato per la tutela dell’ospedale di Vasto non sono soddisfatti delle risposte del manager dell’azienda sanitaria provinciale, sono scettici sulla sala emodinamica promessa dall’assessore regionale Silvio Paolucci, che nei giorni scorsi ha annunciato un imminente accordo di confine col Molise per realizzare al San Pio la struttura in grado di salvare la vita alle persone colpite da infarto, e accusano il governo regionale di tagliare i servizi sanitari del Vastese.
La conferenza è stata tenuta dalla delegazione che è stata ricevuta dal direttore generale, composta da Giuseppe Tagliente, ex consigliere regionale, i sindaci di San Salvo, Cupello e Monteodorisio, Tiziana Magnacca, Manuele Marcovecchio e Saverio Di Giacomo, la consigliera comunale di Unione per Vasto, Alessandra Cappa, l’avvocato Arnaldo Tascione, Antonio Spadaccini, ex primario di Gastroenterologia, la cardiologa in pensione Antonietta Ottaviano e l’ex primario del Pronto soccorso, Lorenzo Russo.
Le interviste video ad Alessandra Cappa, consigliera comunale di Unione per Vasto, e Tiziana Magnacca, sindaca di San Salvo [VIDEO].
Gli interventi – Lunga conferenza, introdotta dall’avvocato Arnaldo Tascione: “La precarietà della rappresentanza di questo territorio evidenzia la necessità che si alzi una voce da questa società. La nostra è un’associazione che ha creato tutta una filiera sul territorio. All’ospedale vengono assicurate risorse solo parziali che, in alcuni casi, vengono distolte a beneficio di altri ospedali. Nell’incontro col direttore generale della Asl, abbiamo evidenziatro le carenze. Lui ha assunto degli impegni. Vogliamo un’interlocuzione diretta e costante con l’amministrazione della sanità per risolvere i problemi”.
Antonietta Ottaviano è stata cardiologa dell’ospedale di Vasto. Ora è in pensione, ma è anche in prima linea nelle battaglie del comitato: “Dire che a ottobre sarà pronta la sala emodinamica, significa gettare fumo negli occhi. Non è sufficiente una sala con l’angiografo. Per fare l’emodinamica, va ristrutturata l’unità operativa, che è una cosa inguardabile”.
Secondo Lorenzo Russo, ex primario del Pronto soccorso, il governo regionale sta “gettando a mare un coacervo di professionalità. I numeri vengono utilizzati una volta sì e una volta no. Vengono usati solo quando sono sfavorevoli per l’ospedale di Vasto. Saremo i vigili quotidiani dell’operato di D’Alfonso e Paolucci. Ci hanno preso letteralmente per i fondelli. Non c’è una sola delibera che preveda poste di bilancio per l’ospedale di Vasto. Sono stato primario del Pronto soccorso per cinque anni e sei mesi. Ho inviato molte lettere per chiedere la realizzazione della camera calda. Non ho ottenuto risposta. Quella di Vasto-San Salvo, con i suoi 70mila abitanti, è l’unica area in espansione di tutto l’Abruzzo. Dateci quello che ci serve”.
Giuseppe Tagliente attacca senza distinzioni il mondo politico locale: “Punto il dito contro tutta la politica, perché è la politica che è assente e, tranne Tiziana Magnacca, che è qui in veste di sindaco di San Salvo, non vedo nessun altro. Prendiamo atto della mancanza della politica nella sua interezza riguardo a un problema che del territorio. La salute non ha colore politico”.
Anna Pia Pace, medico di base, parla della situazione del Nucleo di cure primarie di via Giulia, che “sta subendo delle penalizzazioni. A garantire il servizio h12 eravamo in 12, ora siamo rimasti in 11, perchè un collega è andato in pensione e non è stato sostituito. Ma altri andranno in pensione e scenderemo a sette-otto. Di questo passo, saremo costretti a licenziare cinque persone. Man mano che si depaupera il personale medico, dovremo licenziare personale infermieristico e amministrativo”.