“E’ stato illustrato un documento in cui sono stati riassunti i gravi deficit da cui è afflitto il presidio ospedaliero del Vastese dal punto di vista sanitario e alberghiero”. Il Comitato per la tutela dell’ospedale di Vasto parla di gravi deficit per il San Pio da Pietrelcina. Lo fa nel comunicato stampa in cui convoca una conferenza stampa per sabato 10 febbraio, alle 12, nella Sala Papa Giovanni XXIII, in via Buonconsiglio.
“Una delegazione del Comitato composta dal dottor Antonio Spadaccini, dall’avvocato Arnaldo Tascione, dalla dottoressa Ottaviano, dal consigliere comunale Alessandra Cappa, da Peppino Tagliente, dai sindaci di Cupello e Monteodorisio, Manuele Marcovecchio e Saverio Di Giacomo – si legge nella nota – ha incontrato stamani il direttore della Asl, dottor Pasquale Flacco. Nel corso nell’incontro, svoltosi nei locali della Direzione sanitaria di Vasto, e protrattosi per oltre due ore, è stato illustrato un documento in cui sono stati riassunti i gravi deficit da cui è afflitto il presidio ospedaliero del Vastese dal punto di vista sanitario e alberghiero. All’incontro erano presenti anche i rappresentanti delle sigle sindacali”.
La Asl: “Il San Pio non è stato penalizzato” – L’azienda sanitaria, in una nota, parla di “un confronto diretto, a tratti acceso, ma sempre misurato nei toni, quello che questa mattina a Vasto ha visto protagonisti il Direttore generale della Asl Lanciano Vasto Chieti, Pasquale Flacco, e una rappresentanza del Comitato per la tutela dell’ospedale, guidata da Giuseppe Tagliente.
L’incontro era stato chiesto da quest’ultimo al fine di portare a conoscenza del manager le finalità del Comitato, ispirato, secondo quanto specificato dai componenti, da una logica propositiva e costruttiva e non interessato alla contrapposizione in materia di sanità.
Nel corso degli interventi è stata rappresentata la necessità di azioni incisive sull’organizzazione del San Pio, che a detta del Comitato soffrirebbe di scelte penalizzanti per la salute del Vastese. Il riferimento era all’ormai nota questione dell’Emodinamica, al declassamento della Gastroenterologia, alla sistemazione alberghiera, all’utilizzo degli spazi che non pone alcune unità operative in condizione di operare al meglio.
Il direttore generale, pienamente consapevole delle carenze dell’ospedale di Vasto, che sotto il profilo strutturale sopporta il peso di una storia passata non generosa per assenza di interventi, ha anticipato alla delegazione del Comitato scelte aziendali compiute negli ultimi giorni che danno una risposta ad alcune delle questioni sollevate. A partire dall’Osservazione breve, che si è deciso di attivare dopo avere lungamente valutato la richiesta della Cardiologia di occupare quegli spazi. Resta, quindi, destinata al Pronto soccorso, mentre sono in campo soluzioni differenti per dare una sistemazione più adeguata all’unità operativa cardiologica.
Ugualmente, è stata adottata una delibera che destina una sala del Blocco operatorio alle attività di radiologia interventistica e procedure di emodinamica, con l’impegno di vederne ultimata la realizzazione entro l’autunno. Sulla Gastroenterologia Flacco ha espresso condivisione con le scelte compiute nell’ambito della programmazione regionale, che non inficia qualità e quantità dei servizi all’utenza.
Nettamente respinte, invece, le accuse di discriminazioni compiute ai danni dell’ospedale di Vasto, che sarebbe maggiormente penalizzato rispetto ad altre strutture aziendali: rimodulazioni delle attività sono state fatte ovunque, ha detto Flacco, così come azioni di contenimento dei costi sono state spalmate su tutti i presidi. Il San Pio – sostiene la direzione generale della Asl – non ha pagato un prezzo più alto degli altri per il riordino della rete ospedaliera e per l’effetto dei decreti ministeriali, ha concluso, e peraltro non ce ne sarebbe stato motivo”.