“Sono in corso le operazioni di identificazione”, dice il maggiore Amedeo Consales, comandante dei carabinieri di Vasto. In base a quanto riferito dalla vittima e da un testimone, sarebbe stato un connazionale a tirare due coltellate a F.O., il nigeriano di 27 anni aggredito ieri davanti al supermercato di via Tito Livio. Il sospettato è un trentenne ospitato in un Centro d’accoglienza di Termoli.
La vittima è difesa dall’avvocato Paolo Del Viscio: “Il mio assistito – dice il legale – riferisce di aver incontrato per la prima volta l’aggressore davanti a un bar di corso Mazzini. Il connazionale lo ha sollecitato ad andarsene, affermando che quella fosse la zona in cui solo lui avrebbe potuto chiedere l’elemosina. Il mio cliente, allora, si è spostato davanti al supermercato di via Tito Livio dove – sostiene l’avvocato – è stato raggiunto poco dopo dal suo connazionale, che gli ha tirato una coltellata. Il 27enne ha cercato di allontanarsi, inseguito dall’aggressore. A quel punto, è arrivato un terzo giovane nigeriano, che ha cercato di farlo desistere, ma – prosegue l’avvocato Del Viscio – l’uomo non ne ha voluto sapere e ha inferto una seconda coltellata alla vittima, perforandogli un polmone. Il giovane è stato medicato all’ospedale San Pio da Pietrelcina di Vasto e dimesso con una prognosi di dieci giorni. Ora sta meglio. Sia lui che il connazionale intervenuto a calmare l’aggressore hanno indicato ai carabinieri il nome di quest’ultimo, che si trova in un Centro di accoglienza di Termoli, all’interno dell’ex Hotel Modena. Il mio assistito – precisa il legale – non è irregolare. Gli è stata revocata l’accoglienza, ma ha presentato un’istanza di protezione internazionale su cui il Tribunale dell’Aquila si dovrà pronunciare”.
In corso le indagini dei carabinieri. Al momento, non ci sono provvedimenti.