Di cosa parliamo – Il Comune di Vasto ha dato una positiva valutazione d’incidenza ambientale (Vinca) al progetto di cementificio a freddo che una società di Foggia, la Es.cal. srl, vuole realizzare nella zona industriale di Punta Penna, nella fascia esterna di rispetto della Riserva naturale di Punta Aderci. Critiche le associazioni ambientaliste. Polemiche dal centrodestra. La risposta dell’amministrazione comunale di Vasto.
VASTO – “Nessuna autorizzazione ad iniziare l’attività è stata rilasciata dal Comune di Vasto, o da qualsiasi altra amministrazione, alla società Es.cal”. L’amministrazione comunale di Vasto, in un comunicato stampa, replica alle polemiche scoppiate dopo il sì del settore Urbanistica del municipio alla Valutazione d’incidenza ambientale sul cementificio a freddo che la Es.cal srl di Foggia vuole aprire a Punta Penna, a poche centinaia di metri dalla riserva di Punta Aderci.
In data 15/01/2018, il Dirigente del Settore Urbanistico comunale, ha provveduto a pubblicare il provvedimento conclusivo della sola Valutazione di Incidenza predisposta sull’Intervento in esame.
Il procedimento di Valutazione di Incidenza, tra l’altro, è stato richiesto proprio dal Comune di Vasto con impugnativa al Tar di Pescara di annullamento della autorizzazione rilasciata dalla Provincia di Chieti nel 2013.
A quella data, infatti, la Provincia di Chieti aveva rilasciato la Autorizzazione alle emissioni in atmosfera in favore della Vastcem, senza aver richiesto la prescritta valutazione di incidenza.
Pertanto, a seguito della citata impugnativa innanzi al Tar Pescara, il Comune di Vasto otteneva l’annullamento del provvedimento provinciale.
La società Es.cal (subentrata nel frattempo alla Vastocem) pur avendo impugnato innanzi al Consiglio di Stato la sentenza del Tar, in data 11 maggio 2016 presentava lo Studio di Incidenza, con successive integrazioni, che il Comune (per mezzo del consulente ambientale incaricato) ha controdedotto con chiarimenti, integrazioni istruttorie e precise prescrizioni di misure di mitigazione e compensazione che tale procedura consente.
Pertanto, nell’ambito del procedimento gli uffici comunali competenti hanno scrupolosamente verificato ogni elemento utile alla valutazione degli effetti dell’impianto sul vicino Sic di Punta Aderci.
Tant’è che in data 13 ottobre 2017, seppur non richiesto dalla disciplina vigente al momento della presentazione della Valutazione di incidenza, il Comune di Vasto in ossequio al principio generale di cui all’articolo 5, comma 8 del decreto del presidente della Repubblica numero 357 del 1997, nonché dalla delibera di Giunta regionale numero 930 del 30 dicembre 2016, ha provveduto alla pubblicazione di tutta la documentazione inerente lo Studio di incidenza in esame al fine di permettere la presentazioni di osservazioni da chi ne avesse interesse.
Pertanto, il procedimento di Valutazione di incidenza non poteva avere esito differente atteso che sono state affrontate e risolte le criticità emerse nel corso della istruttoria.
Fatta questa doverosa premessa, occorre chiarire come la Valutazione di Incidenza, seppur positiva, non sia di per sé sufficiente ad autorizzare l’esercizio della attività in argomento.
Infatti, la società richiedente, dovrà avviare un nuovo ed autonomo procedimento amministrativo di richiesta alla ‘Autorizzazione alle emissioni in atmosfera’ questa volta presso la amministrazione competente (Regione Abruzzo).
Nell’ambito di tale procedimento, il Comune di Vasto (unitamente a tutte le Amministrazioni interessate quali l’Arta, la Asl, il Consorzio, ecc.) dovrà tornare ad esprimersi sia con il Settore urbanistico che (circostanza di estrema importanza) con il Comitato di gestione della Riserva di Punta Aderci.
E proprio quest’ultimo ha già avuto modo di precisare, nella seduta del 25/05/2017, che si riserva ogni valutazione sulla pratica Es.cal. ‘…allorquando la proposta progettuale sia ufficialmente portata all’attenzione del Comitato stesso per la richiesta del parere di competenza’.
Solo all’esito di tutti questi passaggi amministrativi, obbligatori e vincolanti, si potrà comprendere se la società Es.cal potrà o meno essere autorizzata all’esercizio della attività di ‘produzione di leganti idraulici (cemento)’.
Certamente il Comune di Vasto sarà molto attento nel valutare tutte le criticità che dovessero emergere nella fase istruttoria che, si ripete, non è ancora stata avviata.
Tali chiarimenti si rendono necessari anche al fine di smentire le false argomentazioni riportate nella dichiarazione di alcuni componenti della minoranza consiliare che dichiarano ‘il via libera al cementificio da parte del Comune di Vasto’.
Questa amministrazione, di contro, non solo chiarisce che non vi è stato alcun via libera al cementificio, ma dimostra con fatti, ricorsi, impugnative di ogni genere, di voler difendere a tutti i costi (ma sempre nel rispetto delle regole) l’ambiente in generale e le specificità naturalistiche in particolare.
Siamo ben consapevoli come i Siti di importanza comunitaria e le riserve che insistono sul nostro territorio, rappresentano un valore di pregio aggiunto allo stesso.
In tal senso, valga anche la attività che si sta compiendo da mesi, ad opera della amministrazione comunale, nel ragionare con tutti gli Enti interessati, affinché anche la zona industriale (che rappresenta una equivoca commistione con la Riserva Naturale di Punta Aderci e con lo stesso Sic) possa avviarsi ad un percorso di riconversione radicale.
E’ questo il percorso che l’amministrazione vuole seguire avendo già avviato, in tal senso, un costante e continuo confronto con l’Arap stessa ed avendo già dato incarico per la variante al Piano di assetto naturalistico della Riserva di Punta Aderci.
Nel frattempo, si continuerà a dialogare con tutti i soggetti coinvolti ed a confrontarsi nel Tavolo sull’ambiente istituito, per la prima volta, da questa amministrazione e che, proprio per discutere l’argomento in questione, è stato già convocato per il prossimo 23 gennaio alle ore 17.
Infine, una nota curiosa merita la dichiarazione di alcuni consiglieri di minoranza laddove considerano sostenibile il progetto in esame paventando un equivoco atteggiamento della amministrazione comunale.
Non è credibile, tale critica, se mossa (come avvenuto oggi) da chi, come l’ingegner Laudazi, risulta essere stato il progettista e/o direttore dei lavori della pratica Vastocem da cui tutto ha avuto inizio”.